
Lookman è incontenibile, Scalvini è il manifesto dell’idea di calcio di Gasperini
Nella notte di Torino, Juventus a Atalanta danno vita a un match ricco di gol ed emozioni. Questi i nostri giudizi ai giocatori nerazzurri dopo il triplice fischio:
Musso 6: incolpevole sui gol subiti, il resto è la classica ordinaria amministrazione.
Toloi 6: complessivamente non gioca una brutta partita, ma non si può ignorare l’anticipo subito da Milik in occasione del raddoppio bianconero che rischia di costare carissimo e ne compromette il giudizio.
Palomino 6: inizia con la garra giusta ma deve uscire dopo un quarto d’ora per infortunio (15′ pt Demiral 6: l’emozione dell’ex non lo colpisce, anzi, forse difetta di eccessiva sicurezza in qualche occasione).
Scalvini 7: attento dietro e determinato in avanti. Il modo in cui aggredisce la difesa avversaria e dà il via all’azione del 2-2 è un manifesto dell’idea di calcio di Gasperini.
Hateboer 6: pochi spunti offensivi anche perché dalla sua parte fa tutto Lookman. Lui arretra il raggio di manovra e sceglie la sostanza piuttosto che la forma.
De Roon 6.5: sarebbe curioso vedere i dati del suo gps perché l’olandese corre avanti e indietro, a destra e a sinistra per permettere alla squadra di mantenere le distanze giuste.
Ederson 5.5: sufficiente la prova dalla mediana in su, ma nella propria metà campo mette in mostra i limiti che conosciamo già (37′ st Djimsiti sv).
Maehle 6.5: inizia la gara avvertendo un problema fisico che forse lo condiziona. Non la condizione ideale quando devi affrontare un certo Di Maria. Ha il merito di non mollare e la rete del pari cambia il volto alla partita (37′ st Ruggeri sv).
Lookman 8: due gol e un assist, ma anche tanto altro all’interno di un match dall’altissimo livello di difficoltà. È l’uomo in più in casa della Dea e l’ha dimostrato ancora una volta.
Hojlund 7: non segna, ma fa vedere tutto il bagaglio in un grande attaccante. Lotta per i compagni, crea spazio e in mezzo all’attacco nerazzurro è un riferimento fondamentale (37′ st Muriel sv).
Boga 6: quando ha il pallone tra i piedi dà spesso la sensazione di poter essere pericoloso. Difetta in continuità, è vero, ma la sua crescita è costante (20′ st Pasalic 6: entra per dare fisicità alle squadre).
Gasperini 7: l’Atalanta non vince per qualche sbavatura di troppo, ma l’imposta che il tecnico dà alla squadra è da big e dopo certe prestazioni è difficile non pensare che l’Europa (e la Champions) non siano un obiettivo alla portata.
