
La squadra di Inzaghi vola in semifinale grazie alla rete di Darmian. Atalanta poco concreta e poco pericolosa
Inter-Atalanta finisce 1-0. E’ quindi la squadra di Simone Inzaghi a qualificarsi per la semifinale grazie alla rete di Darmian. Di seguito i nostri giudizi
Musso 6: non può arrivare sul diagonale di Darmian, nemmeno sul palo di Calhanoglu.
Toloi 5.5: spesso costretto all’inseguimento, appare poco brillante in diverse circostanze.
Djimsiti 6.5: il migliore nelle retrovie. Prevale nel gioco areo sbrogliando diverse matasse. Bada al sodo.
Scalvini 6: diligente dietro, non gli manca la personalità per spingersi. (27’st Soppy 5.5: non stringe, si ritrova Dimarco che è una furia quando accelera).
Hateboer 5: arriva in corsa per tentare di ostacolare Darmian ma invece di immolarsi in scivolata, lascia all’interista la piena visuale. (22’st Ederson 5.5: dovrebbe essere colui che cambia il volto alla manovra dando quel pizzico di imprevedibilità. Missione fallita).
de Roon 6: preferisce non inserirsi e curare molto di più la fase di non possesso. E fa bene perché cerca di dare il giusto equilibrio.
Koopmeiners 6: fa il compitino da bravo scolaretto, ma non va oltre. Se la cava, ma può dare di più.
Maehle 6: combina qualcosa di buono sulla sinistra, scambia con i compagni, ma non è la miglior Atalanta.
Pasalic 5: cerca di fare il solito lavoro in fase di non possesso, è però abbastanza impalpabile in fase offensiva. (10’st Lookman 5.5: una conclusione centrale nell’ultimo terzo di gara).
Boga 5: si a scippare il pallone da cui nasce il palo di Calhanoglu. Un sinistro fuori di un niente e poco altro. (22’st Muriel 5.5: il Muriel che entrava e segnava è ormai un lontano ricordo).
Zapata 5: due colpi di testa: una volta è braccato dagli avversari, la seconda è solo. Ma in entrambe non inquadra la porta. (10’st Hojlund 6: vivacizza la manovra con un paio di sportellate, mostra di aver più fame di tanti altri).
Gasperini 5.5: questa è una gara in cui il risultato valeva più di ogni altra cosa e, purtroppo, è negativo. E’ mancata però la necessaria concretezza per vincere.
