
Il tecnico nerazzurro non fa sconti ai suoi, pur non bocciandoli: “Le occasioni le abbiamo avute, abbiamo fatto molto più del Lecce”
“C’è mancata la fase di realizzazione insieme all’ultimo passaggio. Il Lecce nel primo tempo si difendeva meglio, alla fine siamo riusciti a fare gol ma quando ne prendi due così, il secondo da calcio d’angolo e durante il massimo sforzo…”. Non cerca alibi Gian Piero Gasperini, che giustifica in minima parte il ko dell’Atalanta con l’inizio ad handicap: “La squadra c’è sempre con la sua identità e con l’impegno da parte di tutti, ma partite come queste sono a rischio. Se s’incanalano male dall’inizio, si prendono sconfitte cocenti come questa anche facendo veramente tanto rispetto agli avversari”, afferma il tecnico nerazzurro.
GASPERINI E I 2002. “Vorlicky è stato infortunato a lungo, è delicato sotto l’aspetto fisico. Se sta bene, può riprendere il percorso di crescita. Soppy è un investimento, un ragazzo da testare: era la gara giusta perché desse più energia, è anche arrivato in area pericolosamente un paio di volte”, le parole del Gasp sui due cambi nella ripresa in corsia e dietro le punte.
GASPERINI E LE CONTROMOSSE. “Ho sostituito Zappacosta perché era ammonito e non aveva la solita freschezza. Nel secondo tempo abbiamo spinto ma senza successo, salendo di intensità e di livello. Ma soffriamo quando iniziamo così male: servivano più velocità e freschezza: ecco perché dico che Muriel, pericoloso in due-tre situazioni, e Zapata ci sono necessari, anche se quando lo dico non mi si crede”.
IL LECCE E L’ARBITRO. “Nell’azione dell’1-0 l’arbitro non ha fischiato, quindi il fallo di Ceesay su Demiral quando non c’era, anche se la maglietta è stata un po’ tirata – chiude l’allenatore di Grugliasco -. Solo chi non mastica calcio si sorprende del Lecce, che sa recuperare molti palloni e ripartire. Nel corso dei minuti la sua resistenza è venuta un po’ meno rispetto alla freschezza iniziale, ma nemmeno noi ne abbiamo avuta a sufficienza per recuperare”.
