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Candeline per Pierre Regonesi, il papà di Iacopo

44 candeline per Pierre Regonesi, ultima stazione Badalasco: atalantino da senior solo 28 volte, ma orgoglioso per Iacopo

Un compleanno nerazzurro dalla testa ai piedi, da una generazione all’altra. Perché il primo a festeggiare Pierre Regonesi, 44 anni oggi, mercoledì 22 febbraio, è il figlio d’arte Iacopo, che ne sta ripercorrendo le orme nel settore giovanile di Zingonia. Giorgio di secondo nome, il mancino di Verdellino alla voce imprinting ha trasmesso anche il ruolo all’erede, spesso però utilizzato da braccetto. Il genitore, 28 presenze da senior nel complesso, aveva vinto il Trofeo Dossena nel ’97 con la Banda Prandelli e lo scudetto Under 19 l’anno dopo con la Banda Vavassori. Per lui si tratta del secondo anno pieno nel dopo calcio: ultima stazione, spezzata dalla pandemia, il Badalasco, per uno delle generazione dei gemelli Zenoni, di Luciano Zauri, di Cesare Natali, di Fausto Rossini e di Pippo Carobbio, sinistro e di classe come lui.

REGONESI, DALL’ATALANTA A (QUASI) ALLA JUVENTUS. Il rimpianto di Pierre è per il talento naturale mai gratificato dalla grande occasione. Un metro e 86 di terzino d’ala, sfiorò Juventus, che ne deteneva la metà del cartellino. Nel palmarès atalantino, soltanto due comparsate in serie A: l’esordio, dall’82’ al posto di Paolo Foglio il primo giugno ’97, nel 3-0 a Reggio Emilia in cui il doppiettista (dal dischetto) Pippo Inzaghi scrisse 24 diventando capocannoniere; contro i bianconeri al “Delle Alpi”, il 25 gennaio 1998, una ko per 3-1 con lui in campo dal 77′ per lo sloveno Robert Englaro.

REGONESI, IL GIOIELLO DEL VAVA. Proiettato a grandi livelli da Emiliano Mondonico, incrociato poi all’AlbinoLeffe nella seconda metà del 2005-2006 salvandosi dalla C1 negli spareggi con l’Avellino (a segno sia all’andata che, su rigore, al ritorno) e nel 2010-2011, Regonesi ha come mentore Giovanni Vavassori. L’ex stopper di Arcene gli concesse 9 presenze tra B e Coppa Italia, dopo le 17 di Bortolo Mutti nell’annata precedente.

REGONESI ASPETTA IACOPO. Nella Celeste, ecco Elio Gustinetti e il salto fino al secondo campionato nazionale. Quindi il quadriennio riminese col ritorno in riva al Serio, per un record di 291 presenze e 23 palloni nel sacco. Falliti ai rigori i playoff di C1 (anzi, Prima Divisione) nel 2014 sempre sotto le insegne del Gus, Regonesi, nato a Osio Sotto, opta per divertirsi vicino a casa: MapelloBonate in D, poker al Casazza in Promozione, l’Asperiam e l’ultima toccata e fuga nella frazione di Fara Gera d’Adda. Tanti auguri a uno che avrebbe meritato ben altre ribalte: 473 match e 29 reti da pro, conditi da 31 e 3 dall’under 15 all’under 20, non sono noccioline. Adesso continuare il sogno di famiglia tocca a Iacopo.

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1 anno fa

Tantissimi auguri di buon compleanno 🎂

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