
Rosso e 4 giornate di squalifica: il ricordino di Marten de Roon legato all’arbitro di domenica contro il Milan
Cartellino rosso sotto il naso al 93′, per quella manata a Rade Krunic, e 4 giornate di stop comminate dal giudice sportivo, da scontarsi nel campionato successivo, per lo spintone a chi gliel’aveva sventolato. Marten de Roon è l’ultima persona al mondo a potersi dimenticare dell’arbitro Maurizio Mariani, designato per la terza volta della sua carriera e nella storia delle due società a dirigere il big match della ventiquattresima che vedrà l’Atalanta impegnata in casa del Milan domenica 26 febbraio (20.45).
MARIANI: OCCHIO, DE ROON! Era il 23 maggio 2021, ultima giornata di serie A: si spareggiava per il secondo posto dietro l’Inter e due rigori trasformati dall’ex Franck Kessie decisero che la Dea avrebbe dovuto accontentarsi del podio per la terza e ultima volta di fila. Alla diga Oranje saltò la mosca al naso sul fallo di mano di Robin Gosens (palla di Calhanoglu) per il secondo tiro dagli 11 metri, al 93; il primo, nel finale del primo tempo, invece, assegnato per il tackle falloso di Maehle a Theo Hernandez. Eppure il primo degli scontri diretti s’era risolto nel trionfo nerazzurro: terno sulla ruota di San Siro, Romero in tuffo di testa su traversone del quinto tedesco, raddoppio di Josip Ilicic su rigore autoprocurato (trattenuta di Kessie) e infine 3-0 di sinistro sottomisura di Duvan Zapata, uno dei grandi assenti del Sunday Night insieme ad Hans Hateboer, i cui problemi al piede rimontano proprio a quel trionfo. Atalanta in parità con Mariani, 7 vittorie e altrettante sconfitte su 17 partite; 8-3-5 per il Milan, come si legge a piè d’articolo negli specchietti riassuntivi di Transfermarkt.
MARIANI E L’1-2 COL NAPOLI. Il Diavolo e la Dea hanno come denominatore comune, nella stagione in corso, la sconfitta interna per 2-1 subìta dal Napoli: i nerazzurri (QUI il video dell’incontro) il 5 novembre, rigore di Lookman e rimonta di Osimhen (autore del mani da penalty sull’angolo di Koopmeiners) in versione goleador, di testa su cross di Zielinski, e di assistman per il sorpasso di Elmas; i rossoneri un paio di mesi prima.
