
Non è mai esistita una questione portieri nell’Atalanta. Né esisterà dopo il ritardo sul gol di Ceesay di domenica scorsa
Juan Musso non si tocca. Né è mai stato in discussione. Quando Gian Piero Gasperini ha inserito Marco Sportiello, nelle due stagioni di convivenza al rientro del residente urgnanese dal prestito alla Fiorentina, o è stato in nome della logica dell’alternanza quando in ballo c’erano tre competizioni, comprese quelle europee, oppure per la frattura all’altezza dello zigomo destro rimediata dall’argentino all’Olimpico con la Roma nell’1-0 dello scorso 18 settembre. Non sarà il tuffo in ritardo sul rompighiaccio domenicale di Assan Ceesay del Lecce a far cambiare idea al tecnico dell’Atalanta.
GASPERINI: AVANTI CON MUSSO. Comodo capro espiatorio per le ricorrenti magre nerazzurre specialmente nella seconda parte della scorsa annata e comunque ogniqualvolta la squadra conosce battute a vuoto, l’arquero albiceleste è costantemente nel mirino della critica, degli addetti ai lavori e spesso anche di non pochi tifosi. Eppure il mister non l’ha mai fatto retrocedere nelle gerarchie dei portieri. Prova ne siano le 47 partite su 52 a difesa dei pali nel 2021-2022 e le 19 su 25 a questo giro di corsa. Il secondo dei guantìpedi atalantini l’ha rimpiazzato una dozzina di volte, sempre in campionato, 7 in quello in corso subentrandogli come detto nella Capitale.
GASPERINI E LA STIMA PER MUSSO. “A chi esprime delle riserve su Musso dal punto di vista tecnico c’è poco da dire: mastica calcio ben poco”, uno dei giudizi famosi del Gasp sul delicato tema-numeri 1. Come dire che venti milioni d’investimento per superare la lunghissima fase dei dualismi Berisha-Gollini-Sportiello, col ferrarese a un certo punto detronizzato dopo il gol preso da Mendy del Real Madrid in Champions. Sulle rivelazioni a posteriori del portiere-rapper Gollorius ormai siamo al romanzo d’appendice, pubblicato a puntate in tv e su qualunque medium di massa, tipo “Gasperini diceva a Marco e me che non eravamo da serie A”. Con Juan, evidentemente, è tutto rose e fiori.
