
Troppe occasioni da gol andate in fumo, troppi infortuni che pesano nella scelta dei titolari e nei cambi a disposizione
Nel match con l’Udinese l’Atalanta ha mostrato tutta la difficoltà di concretizzare palle gol, ancora 14 come col Lecce, con troppi palleggi e troppo pochi tiri da fuori che non sfondano i muri nemici delle medio-piccole. Tra meno di una settimana c’è il big match al Maradona contro il Napoli e l’Atalanta proverà a tenersi stretto il sesto posto. Qualche segnale di ripresa c’è stato: il clean sheet ottenuto grazie anche a un super Musso e i tiri in porta, 5 vs gli 0 di San Siro.
Lookman che voleva rincorrere Osimhen è a secco da 5 gare, Højlund attira difensori a cascata ed è sempre più solo. Come se la sarebbe cavata Becao con Zapata? Ma Zapata non c’era, come Hateboer, come Palomino, come Scalvini, come Zappacosta e ora come Koopmeiners. Mai come nelle ultime stagioni l’Atalanta è stata decimata dagli infortuni nel clou del campionato. L’anno scorso è rimasta fuori dall’Europa.
