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Da Berisha a Turrin passando per Ruopolo: i festeggiati di oggi

Sono ben tre gli ex atalantini che spengono le candeline oggi, venerdì 10 marzo: i due portieri Berisha e Turrin più Ruopolo

Etrit Berisha, il più famoso tra i festeggiati (ex) nerazzurri di oggi, venerdì 10 marzo, è ormai molto lontano dal mondo Atalanta, al secondo anno com’è al Torino da riserva di Vanja Milinkovic-Savic dopo averne fatti altrettanti alla Spal. Ma la storia non la si dimentica, specie quando la si scrive insieme: 91 partite e 104 reti subìte nel primo triennio pieno di Gian Piero Gasperini, compreso il paio di giri di corsa in Europa League rispettivamente fino ai sedicesimi e alla finale playoff delle qualificazioni a Copenaghen persa ai rigori. Lui, il portiere tuttora attivo e ci mancherebbe, compie 34 inverni. Il pari ruolo e pari piede (mancino) Alessandro Turrin, svincolato da un biennio, ne scrive 26. 40 tondi, last but not least, per Francesco “Ciccio” Ruopolo, 8 gol in 33 partite nella stagione 2010-2011 della risalita dalla serie B atto II di Stefano Colantuono.

BERISHA E LA RUMBA DEI PORTIERI. Giunto a Bergamo dalla Lazio (diritto di riscatto esercitato l’estate successiva a 5,5 milioni) all’ultimo giorno della finestra estiva, il 31 agosto 2016, per via delle riserve del Gasp su Marco Sportiello, il nazionale albanese come sanno anche i muri avrebbe finito per farsi cucinare a fuoco lento dalla rivalità interna con Pierluigi Gollini. Affidabile e istintivo, al primissimo giro di corsa di alto livello non seppe regalare un seguito all’altezza. Nativo di Pristina nel Kosovo e cresciuto nel 2. Korriku, dal 2008 al 2013 c’è la Svezia, al Kalmar, con le prime sei presenze in EL. Con l’Albania, 75 allacciate di scarpe e 76 palloni raccolti nel proprio sacco.

RUOPOLO DICE 40. Di passaggio ma pure di sostanza l’aversano emigrato a Modena treenne con la famiglia, cresciuto tra Carpi e Parma. Prima o seconda punta fisica e discretamente tecnica, per quanto senza grossi bottini nelle stimmate, dai primi prestiti con Pro Patria e Cittadella passa alla Lokomotiv Mosca per poi rimpatriare, inizialmente nella Triestina e poi nell’AlbinoLeffe da eroe locale grazie ai 43 gol in 145 presenze sfiorando la A nella finale playoff col Lecce nel 2008. Quindi, Padova, Reggiana e Mantova prima di andare al Rezzato (in serie D) e chiudere tra Bagnolese e Castelvetro a quota 36 per riavvicinarsi a casa.

TURRIN, L’ALTRO DEL 10 MARZO. Il terzo festeggiato di oggi non ha mai avuto la ventura di esordire con la prima squadra. Prodotto di Zingonia dai Giovanissimi, nato a San Vito al Tagliamento, sballottato a titolo temporaneo dai 19 in su tra Forlì, Gubbio, Reggina, Francavilla e Imolese, ceduto ventiduenne con la lista gratuita alla Manzanese, a cavallo della pandemia finisce al Brian di Lignano Sabbiadoro dove si libera del contratto nella prima annata piena teorica. Coraggio, ragazzo.

 

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