
Nella terza stagione alla guida dell’Atalanta, l’attuale tecnico nerazzurro fece una striscia di 6 partite da soli 2 punti
Una striscia negativa da 2 punti in 6 giornate. Altro che i 4 recenti, nel girone di ritorno, che fanno parlare di crisi dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Nella stagione 2018-2019 andò peggio, insomma, considerando lo stesso numero di partite da rendimento in calo: tra la terza e l’ottava giornata, soli i pari con Milan e Torino dopo aver perso con Cagliari (in casa) e Spal (a Ferrara), prima del nuovo uno-due di capitomboli con Fiorentina e Sampdoria (a Bergamo). La buona notizia è nelle conclusioni del focus de L’Eco di Bergamo: al gong, ecco la prima di tre qualificazioni consecutive alla Champions League.
SERIE DA 6: I CRUCCI DI GASPERINI. Il momentaccio dell’epoca, quello della peggior striscia di 6 giornate, fu figlio del down psicologico della finale playoff di qualificazione ai gironi di Europa League persa ai rigori a Copenaghen. Il 21 ottobre, la manita sporca nella tana del Chievo rimise il treno nerazzurro sui binari. Meglio stavolta, perché tra il ko col Sassuolo e le cadute con Lecce, Milan e Napoli almeno ci sono stati di mezzo il successo all’inglese dalla Lazio e il pari con l’Udinese. Nel girone d’andata, stesso discorso: tra undicesima e sedicesima, bottino pieno a Empoli dopo aver perso proprio con l’Aquila a Bergamo, prima del tris Napoli-Lecce-Inter e del pari a La Spezia nella ripresa post Mondiali.
SERIE DA 6: I PRECEDENTI. Le due brutte serie da 6 da 4 punti sono al secondo posto tra le peggiori dell’era gasperiniana, ma non da sole: ci fu quella della passata stagione tra la ventottesima e la ventitreesima. Lo storico sviscerato dal quotidiano cittadino, infine, rileva tre serie da 5 punti (1 vittoria, 2 pari e 3 scivoloni): due nel 2021/22 e una nel 2020/21. 6 punti in 6 turni nel 2019/20 e nel 2016/17, in quest’ultimo caso le prime sei del Gasp alla guida della sua creatura.
