cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

La nuova stellina di Zingonia: scopriamo il baby Vincenzo Damiano

Capocannoniere del campionato U15 Girone B, fino allo scorso anno non era nemmeno titolare con continuità

Fino allo scorso anno gli spazi in squadra da titolare non erano molti, ora la stellina del baby jolly offensivo Vincenzo Damiano fa parlare di sè in maniera importante addetti ai lavori e appassionati di calcio giovanile. Il giovane attaccante classe 2008, che compirà 15 anni solo a maggio, in forza all’Under 15 di mister Gambirasio è in questo momento addirittura il capocannoniere del Girone B, a quota 11 reti e davanti a un ragazzo bergamasco (Carrara) che però non è di casa a Zingonia ma tra i nerazzurri di Milano, sponda Inter.

Vincenzo, invece, ogni giorno compie di fatto il percorso inverso: parte la mattina molto presto (attorno alle sei) da Paullo, comune del milanese non distante dal confine con la provincia di Lodi, per andare prima a scuola nel capoluogo di regione e poi, spesso dopo un veloce pranzo, recarsi agli allenamenti. Un pullmino messo a disposizione dalla società preleva lui e altri ragazzi residenti in zona per recarsi in direzione “Centro Bortolotti” di Zingonia, per sostenere gli allenamenti. A casa torna tardi, attorno alle otto di sera, e nel mentre, oltre all’impegno calcistico, è importante conciliare anche lo studio, che lo vede impegnato al primo anno di un Istituto professionale ad indirizzo sportivo. Sfumature e dettagli impegnativi di una vita che, a alcuni privilegi, unisce ovviamente una dose di sacrificio troppo poco spesso sottolineata, specie se si parla, di fatto, di bambini.

LA “CAZZIMMA” GRAZIE AL CALCIO DI STRADA  A detta di molti, Damiano è un ragazzo molto più “sveglio” rispetto alla maggioranza dei coetanei. Ad aiutarlo, forse, ha contribuito anche la particolarità della sua storia. Da piccolo vive in provincia di Napoli a Sant’Antimo, comune di oltre 30mila abitanti facente parte della cosiddetta area frattese della Pianura campana, che si estende di fatto dal Garigliano fino ai piedi del Vesuvio. Passa la propria infanzia presso il Rione 219, contesto contraddistinto da parecchie difficoltà economico-sociali e che spesso vede i più giovani cercare di trovare nel pallone una soluzione per emergere dai problemi circostanti. Già da molto giovane, molto prima di cominciare le scuole elementari, si misura nel calcio con bambini di diversi anni più grandi: un aspetto che lo aiuta a migliorarsi molto e, soprattutto a far emergere un’importante dose di furbizia e prontezza di riflessi che, oggi come oggi, a molti ragazzi che non hanno modo di praticare il calcio “di strada” manca rispetto al passato. Papà Domenico e mamma Rosa scelgono di portarlo a provare presso l’Arzano Calcio, scuola calcio che all’epoca era gestita peraltro da un prozio dello stesso Vincenzo. Nonostante abbia solo 5 anni il piccolo convince e viene tesserato per un paio d’anni, per poi passare tra le fila della Calcio Azzurri di Torre Annunziata, società che ha aiutato nel proprio sviluppo futuri calciatori da Serie A come Alfredo Donnarumma, Pisacane e Luca D’Andrea.

L’APPROCCIO CON LA DEA –  Grazie al lavoro compiuto dal direttore della scuola calcio stessa Stefano Cirillo e dal suo staff, Damiano si mette in mostra in vari tornei in giro per l’Italia, con annessa qualche puntata addirittura oltreconfine. Ha solo 10 anni, ma mostra prospettive eccellenti, giocando soprattutto da fantasista alle spalle delle punte. A una tecnica importante unisce una malizia nel gioco non comune per un bambino e molti osservatori appuntano il suo nome sul proprio taccuino, grandi club compresi: Juventus, Milan Napoli, Parma, Torino ed altre società ancora. A spuntarla è però l’Atalanta, che tiene monitorato il ragazzo nel tempo grazie al fondamentale contributo del responsabile scouting dell’attività di base Luca Silvani, persona a peraltro il baby attaccante è molto legato, nonchè stimato dalla famiglia stessa.

La scelta ricade quindi su Bergamo, con i genitori vedono il trasferimento al Nord anche come una possibilità per trovare nuove opportunità lavorative, essendo in quel momento entrambi senza lavoro. Una scelta ovviamente dolorosa, non facile e portante in dote alcune rinunce per tutti, bimbi compresi. Oltre a Vincenzo, la famiglia Damiano presenta infatti anche una figlia più giovane, Fabiana, a cui lo sgusciante jolly offensivo è molto legato, tanto da dedicarle alcuni gol in alcune occasioni. Figura fondamentali per la crescita di Damiano sono state quelle di mister Andrea Bassi, il primo tecnico avuto in nerazzurro, e ora dell’attuale allenatore Alessio Gambirasio, la cui fiducia è stata ampiamente ripagata sul campo: da ragazzo non sempre utilizzato come titolare Vincenzo è passato, in pochi mesi, ad essere capocannoniere e a giocare con la maglia della Nazionale. Proprio in azzurro sta trovando continuità di impiego con l’avvento dell’anno nuovo, con annesse soddisfazioni personali: in 3 gare sono arrivati un assist, all’esordio contro l’Albania, e il gol della bandiera azzurro nell’ambito della recente sconfitta per 3-1 in Spagna di circa 15 giorni fa. E dire che in occasione del Torneo di Natale di dicembre non rientrava, almeno inizialmente, nemmeno negli 80 ragazzi selezionati dai tecnici federali. Forse una dimenticanza, dal momento che poche ore dopo arrivò l’errata corrige: chiamata da Coverciano e risposte sul campo pienamente all’altezza della situazione, con Vincenzo che risulterà essere, al pari di Bellone del Genoa, il capocannoniere della due giorni svoltasi sui campi del “Ridolfi”. Una grande annata quindi, che potrebbe ulteriormente essere impreziosita da altre soddisfazioni sia a livello personale che di squadra, magari tramite i playoff Scudetto. Un passo alla volta, però, niente voli pindarici. Il percorso, lo sa il ragazzo stesso per primo, è ancora molto lungo. Difficile scordarselo, soprattutto se alle spalle hai una storia simile alla sua.

CARATTERISTICHE TECNICHE – Per usare un termine di paragone relativo a un altro ragazzo cresciuto a Zingonia ed oggi nel calcio dei grandi, il profilo di Vincenzo Damiano può ricordare per certi versi il primo Nicolò Cambiaghi. L’attuale esterno dell’Empoli era meno prolifico da un punto di vista realizzativo ma presentava un profilo analogo in termini di esplosività, capacità di leggere il gioco e capacità di calciare con la stessa facilità con ambedue i piedi. Nato, come già accennato prima, come trequartista, può giocare anche in altre posizioni del reparto d’attacco a seconda del sistema di gioco, sia nelle vesti di seconda punta che come esterno di un tridente.

 

 

 

Subscribe
Notificami
guest
1 Commento
Inline Feedbacks
View all comments
Poni6
Poni6
1 anno fa

Non è ancora nato ,il futuro è un’incognita lasciamolo giocare a pallone in pace, prima che si debba magari svegliare senza niente , tanti ne ho visti

Articoli correlati

L'Under 19 di Zingonia perde la quarta casalinga su otto sconfitte in campionato, restando al...
bellini atalanta
L’Under 18 ha superato per 3-1 al Centro Bortolotti di Zingonia il Frosinone . Successo...
La rete di Fiogbe illude la formazione nerazzurra che poi cade sul 3-1...

Dal Network

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Gli USA pronti a ospitare le 32 squadre da tutto il mondo Nell’estate del 2025,...

Diretta tv, streaming e live testuale della partita che può valere la corsa alla qualificazione...

Altre notizie

Calcio Atalanta