
Stagione non facile per il centrale padovano, che ultimamente sta però trovando buona continuità d’impiego
Non ha avuto una stagione facile fino a questo momento Matteo Lovato in quel di Salerno. Subito infortunato in ritiro con un grave problema alla caviglia accusato nel test del 22 luglio contro i polacchi del Wieczysta Krakow, ha poi faticato un po’ anche successivamente a trovare grande spazio, soprattutto in termini di presenze dal 1′. Ora il trend sembra essere stato discretamente invertito, con ben 3 maglie da titolare nelle ultime 4 gare di campionato disputate dalla formazione allenata da Paulo Sousa.
Il tutto superando anche qualche difficoltà nel corso delle varie prestazioni, come quando contro il Sassuolo fu costretto a fronteggiare le scorribande di un cliente tutto fuorché facile come il francese Lauriente. Poi la crescita, nel corso della gara stessa, nella ripresa. Segnali che forse hanno spinto il tecnico portoghese a insistere su di lui, anche a discapito di un calciatore molto esperto come Troost-Ekong. I 10 milioni di euro investiti, seppur nell’ambito del guadagno portato in dote dalla cessione di Éderson, dal club devono necessariamente, d’altra parte, trasformarsi in risultati concreti anche sul campo. La risalita del promettente difensore classe 2000 puó cominciare da qui, con annessa ambizione di convocazione per l’Europeo Under 21.
