
SPORTIELLO, voto 6: mai impegnato nel primo tempo, è graziato da Dia al 54′. Nulla può sul tiro di Candreva che vale la vittoria della Salernitana.
TOLÒI, voto 6,5: nelle sue zone gravita il pericolo numero uno, Dia. Dà vita ad un duello molto bello con il senegalese, che mura in maniera decisiva al 54′ e anche in ulteriori occasioni successive. La pioggia torrenziale e il turbante “alla Chiellini” non fermano il suo spirito gladiatorio.
DJIMSITI, voto 6: 70′ in campo di fatto annullando o quasi il diretto avversario Piatek, oltre ad occuparsi di gestire il primo giro palla. Alza bandiera bianca per un pestone: non ci voleva, vista la rosa già abbastanza disossata dai guai fisici.
SCALVINI, voto 5,5: un po’ più timido di altri volte in avvio, forse perché preoccupato dalla fisicità di Botheim. Poi si scioglie e partecipa spesso alle azioni offensive, ma viene saltato, non solo per colpa sua, dall’uno-due areo che libera Candreva per il tiro decisivo.
SOPPY, voto 6,5: l’ultima da titolare era stata a Lecce il 9 novembre, ma rispetto a quando lo si è visto come subentrato il ragazzo pare molto più centrato. Offre un gran cross al 19′ per Zapata, che però non sfrutta l’assistenza. Si fa coinvolgere dall’incredibile epidemia di infortuni e deve lasciare il campo dopo pochi secondi nella ripresa. Peccato, perché la sua stagione rischia di essere conclusa qui.
DE ROON, voto 5,5: nel primo tempo regge il centrocampo con la solita battaglia, dopo il giallo sembra soffrire il maggior ritmo dei granata, con Coulibaly salito in cattedra.
ÉDERSON, voto 6: vivacissimo in avvio, poi impegna Ochoa con un gran tiro da fuori, fondamentale che forse mostra ancora troppo poco spesso. Nella ripresa, però, cala vistosamente.
ZAPPACOSTA, voto 6: mostra la consueta intraprendenza delle ultime settimane anche a sinistra, trovando un paio di cioccolatini per Zapata già nel primo tempo. Nella ripresa è meno performante, con qualche errore tecnico di troppo.
KOOPMEINERS, voto 5: si piazza sulla trequarti in zona destra nel primo tempo, poi con Højlund in campo passa a rifinitore nel 3-4-1-2. Rispetto al solito si mostra impreciso, con tanti errori di misura. All’ultimo secondo ha una potenziale palla per il pari ma non riesce a liberarsi per il tiro.
PASALIC, voto 5,5: unisce al solito lavoro di rincorsa dei centrocampisti avversari un paio di inserimenti nei sedici metri quando gli esterni arrivano sul fondo e scodellano palloni. Esce nell’intervallo per dare spazio a Højlund.
ZAPATA, voto 5: fisicamente tutt’altro giocatore rispetto a quanto visto in primavera e nei primi mesi dell’anno, fa però registrare un paio di errori sotto porta e, soprattutto, un clamoroso scivolone che per poco non regala a Dia il gol. Al di là della giornata storta è, al solito, generosissimo.
DEMIRAL SV: prova a murare invano Candreva sul destro che decide il match.
OKOLI, voto 5: entra un po’ a freddo, “desaparecido” addirittura dall’ultima gara prima del Mondiale e a destra, in un ruolo tutt’altro che suo. Si fa notare per un intervento di testa decisivo a anticipare Pirola all’81’ dopo un corner di Candreva, ma nel complesso soffre moltissimo dal suo lato, con Bradaric che lo punta costantemente.
MURIEL, voto 5,5: non aiuta granché Højlund in avanti, ma offre comunque un paio di guizzi che rappresentano la poca creatività nerazzurra nel finale.
HOJLUND, voto 6: a sorpresa in campo per un tempo, offre un paio di spunti da duecentometrista che mettono non pochi pensieri a Lovato. Non sempre assistito a dovere dai compagni.
GASPERINI, voto 5,5: dopo un buon primo tempo, non chiuso in vantaggio di fatto solo per mancanza di cinismo, la squadra perde il controllo del centrocampo nei secondi 45′. Non aiuta di certo la situazione relativa all’infermeria, che anche oggi fa registrare ben due nuovi problemi fisici.
