L’esterno serbo è l’anima dell’Hellas

Il pericolo numero uno di sabato pomeriggio, in casa Atalanta, sarà Darko Lazovic. L’esperto esterno serbo, che a tratti sembra aderire alla massima spesso affibbiata al vino: “Più invecchia, più è buono”. A 33 anni si sta distinguendo come l’elemento senza dubbio più importante per la formazione di Zaffaroni, con 3 reti segnati, condite da 5 assistenze decisive, e soprattutto un rendimento altamente sopra la media, soprattutto dalla sosta dedicata al Mondiale in poi- Già lo scorso anno, d’altra parte, era stato tra i migliori della formazione allenata da Tudor, poi passato a Marsiglia.

Vera e propria anima della squadra, è uno dei senatori al pari di capitan Faraoni e di Veloso. Figure che risulterebbero fondamentali in ogni tipo di contesto e spogliatoio, probabilmente rese ancora più apicali dalle rivoluzioni che spesso il calciomercato ha portato in dote negli anni dalle parti di Peschiera. Con un passato da esterno d’attacco o trequartista, ha cambiato il suo modo di essere soprattutto con Ivan Juric, peraltro dopo aver incontrato proprio lo stesso Gasperini nell’ultimo anno di Genoa del tecnico di Grugliasco. Sempre grande qualità a servizio della squadra, ma adattata in modo diverso, soprattutto grazie ad un modus operandi che gli permette di sviluppare la giocata in verticale, senza cercare ricami da regista aggiunto. Agirà dalle parti di Zappacosta, uno dei nerazzurri più in forma. Un duello chiave attorno a cui potrebbe ruotare una buona parte delle sorti del match.