
Un addio del tecnico di Grugliasco non è da escludere del tutto, quindi si apre la caccia ai candidati. Quale scegliere?
L’opzione dal sapore internazionale più a portata di mano, ormai lo sanno anche i muri, è lo svizzero-spagnolo Gerardo Seoane Castro, detto Gerry, sei lingue parlate, Young Boys e Bayer Leverkusen nel CV. Ma tra i candidati all’eventuale successione a Gian Piero Gasperini sulla panchina dell’Atalanta, nel caso in cui l’interessato volesse togliere il disturbo trattando quindi la risoluzione consensuale con la società, che detto tra noi ha il coltello dalla parte del manico con l’anno di garantito fino al 2024 più opzione, i più solo elementi nostrani. Scaricati più o meno di recente, ma dalle caratteristiche apparentemente adatte a raccogliere un’eredità così pesante. Non aspettatevi emergenti perché non ce ne sono, o non sono liberi su piazza.
IL DOPO GASPERINI: LA SCELTA GIUSTA. C’è Rolando Maran, il trentino che ha fatto bene a Catania, Verona sponda Chievo e Cagliari. Al posto del Gasp quassù avrebbe dovuto esserci lui: era il prescelto di Giovanni Sartori, prima di cedere alle lusinghe del presidente Luca Campedelli. Oppure Eusebio Di Francesco, che l’Europa l’ha assaggiata, incredibile a dirsi, al Sassuolo, andatoci solo vagamente vicino soltanto con Roberto De Zerbi in anni più recenti. Davide Nicola, invece, è in cerca della grande chance dopo aver salvato miracolosamente la Salernitana la scorsa stagione salvo esserne punito ai primi segnali di cedimento nel nuovo giro di corsa. Infine, ma non solo, Ivan Juric, l’allievo che aspirerebbe segretamente a ricalcare le orme del maestro. Chi scegliere? Ai lettori l’ardua sentenza.
