Il motore dell’intesa trovata martedì sera tra società e allenatore è l’interesse di ambo le parti: Gasperini mai così libero
I paletti dei bilanci a posto e del mercato delle opportunità (in entrata e in uscita) da una parte. Dall’altra, la garanzia che come allenatore in grado di valorizzare il prodotto di meglio in giro non c’è. La convenienza reciproca, secondo l’editoriale di Pietro Serina su L’Eco di Bergamo, è stato ed è il vero motore dell’intesa tra l’Atalanta e il suo uomo in panchina dopo le incrinature del rapporto negli ultimi 18 mesi.
LA CONVENIENZA DI GASPERINI. Il tecnico, a Bergamo, ha raggiunto traguardi insperati prima d’ora in carriera godendo mani libere “sul piano calcistico e caratteriale”. Senza contare l’entità dell’ingaggio. Il fuoco della passione reciproca s’è riacceso sulla base del punto d’incontro tanto reclamato da Gasperini stesso: ovvero, ognuno nei binari delle rispettive competenze.
LA CONVENIENZA DEL CLUB. Chi deve occuparsi in esclusiva della squadra senza interferenze, nelle sue richieste, deve soltanto fare i conti con l’oste. I bilanci sono la priorità, il resto viene secondo occasione. E la società, da parte sua, deve mettere Gasperini nelle condizioni ideali per fare al meglio l’allenatore.