L’ex allenatore dell’Atalanta guiderà l’Albania in un match primo di insidie: “È un premio alla passione”
Nel mondo del calcio c’è sempre una prima volta e l’ex tecnico dell’Atalanta, Edy Reja, si appresta a vivere una serata speciale. Alle 20.45, infatti, farà il suo debutto, a 76 anni, a Wembley. Dalla panchina guiderà l’Albania nel match che purtroppo si giocherà a porte chiuse dopo gli incidenti della finale di Euro 2020: “La squadra di Southgate giocherà senza tensioni. Ho l’impressione che gli inglesi avvertano la pressione di Wembley. Speranze di playoff? Siamo stati sfortunati nelle gare con la Polonia tra defezioni legate al Covid e il rigore negato – ha detto alla Gazzetta dello Sport -. Questo debutto a Wembley lo considero un premio alla passione. Dopo Catania, nel 2003, avevo deciso di smettere. Mi iscrissi al corso per la patente nautica. Volevo girare l’Adriatico con la barca: la costa croata è fantastica. Una sera mi arrivò una telefonata di Cellino: mi offrì il Cagliari. Rifiutai, volevo godermi il mare, ma la stessa notte mi richiamò e il giorno dopo firmai il contratto. La carriera ripartì: Napoli, Lazio, Hajduk, Atalanta, Albania. Allenare mi piace: si sta a contatto coi giovani e sei connesso col mondo“.
Duro e sensibile. Carriera umile e tenace. Bella persona. Stile inappuntabile. Uno dei migliori tecnici italiani di calcio.
Reia è una grande persona,a Bergamo ci eravamo dispiaciuti x il mancato proseguire. Per fortuna arrivò Gasperini e sappiamo cosa è stato x l’Atalanta. Comunque Reia è ben ricordato.Si merita ogni soddisfazione.