Gian Piero Gasperini, si sa, ha un modo tutto suo di concepire i rapporti cogli addetti ai lavori. Dialettica istintiva e di pancia, per l’allenatore dell’Atalanta la diplomazia fa rima con ipocrisia e quindi non ne fa uso praticamente mai. Dalle conferenze stampa ex cathedra all’area tecnica non fa alcuna differenza. Tanto che al rientro dalla pausa della prima ondata pandemica l’allenatore nerazzurro si fece cacciare anzitempo, nel finale e senza traumi perché il Sassuolo all’epoca segnò allo scadere il gol della bandiera con Bourabia dopo averne presi quattro, per aver invitato quarto uomo e V.A.R. a non spezzare in continuazione la partita con check e richiami al video di Daniele Chiffi, il fischietto designato per la Juventus domenica al Gewiss Stadium.
L’arbitro-ingegnere e il post Covid: Gasp fuori
Correva il minuto 72 e quel famoso “lasciatelo arbitrare!” echeggiato nello stadio vuoto costò l’allontanamento al Gasp, certo non nuovo a situazioni simili. Senza storia, peraltro, quel precedente che pare così lontano e invece non lo è affatto, al solstizio d’estate, quando tutto sembrava poter ricominciare da capo, il 21 giugno 2020. Djimsiti, gol del Papu annullato per fallo di mano di Robin Gosens captato dal Video Assistant Referee, due incornate di Duvan Zapata, autogol di Bourabia e Bourabia per la punizione della bandiera al fotofinish.
Il padovano e l’Atalanta
Col padovano Daniele Chiffi a dirigerli, i nerazzurri hanno rimediato tre volte una battuta d’arresto. Due delle quali la scorsa stagione con l’Inter. Lukaku-Barella entro tre minuti, Pasalic a una decina dalla pausa, Lautaro e l’autorete di Onana a referto il 27 maggio. All’andata, 13 novembre 2022, il progettista col fischietto a fior di labbra che il prossimo 14 dicembre dirà 39 era stato testimone del ritorno con autogol e gol di José Palomino dopo l’assoluzione in primo grado per clostebol metabolita trovatogli nei reperti al raduno di Zingonia. Score aperto dal dischetto da Lookman e ribaltato dalla doppietta di Dzeko.
>h4>Chiffi e i bei ricordi del Gasp
Il direttore di gara aveva portato invece bene ai bergamaschi il 18 settembre dell’anno passato in occasione della vittoria corsara all’Olimpico con la Roma firmata da Giorgio Scalvini. In precedenza, con la Lazio l’unica altra sconfitta, il 31 gennaio 2021: Marusic, Correa, Pasalic e Muriqi i marcatori. Bene, invece, a Frosinone (Mancini e poker di Zapata) il 20 gennaio 2019, a Parma (Gervinho, Pasalic e doppietta di Duvan) il 31 marzo dello stesso anno e nel 2-1 corsaro nella Torino granata (Muriel, Belotti e allo scadere Piccoli) il 21 agosto 2021 all’esordio tre stagioni or sono. Due i pareggi, l’1-1 casalingo con la Spal alla prima partita arbitrata il 5 novembre 2017, quando a Bryan Cristante rispose il futuro innesto di gennaio Luca Rizzo con Remo Freuler espulso (piede a martello su Viviani), e il 2-2 di Bologna l’antivigilia di Natale del 2020, doppietta di Muriel (dischetto e azione, 22′ e 23′) nel primo tempo e rimonta Tomiyasu-Paz nella ripresa.
L’ingegnere e i bianconeri
Percorso quasi netto, invece, per i bianconeri (QUI il bilancio), 11 vittorie e 1 ko, all’inglese sul campo della Fiorentina il 21 maggio 2022. L’equipe di lavoro dell’Ingegnere si complera con gli assistenti Alberto Tegoni di Milano e Stefano Del Giovane di Albano Laziale, IV ufficiale Antonio Giua di Olbia, V.A.R. Aleandro Di Paolo di Avezzano, A.V.A.R. Francesco Meraviglia di Pistoia.
Negli ultimi 3 anni la Juventus le ha vinte tutte tranne una a Firenze con Chiffi. Come si usa dire “sperem in be”
…rigore per la juve
Scelta oculata…..ma che caz….o