Chiunque sia arrivato lontano, o quantomeno il più avanti possibile, a queste latitudine è partito dall’oratorio. Il cursus honorum dal campanile fino al calcio dei grandi calza a pennello a Nicola Madonna, fine carriera ufficiale nel 2022 dopo la stagione in D alla Virtus CiseranoBergamo, 37 anni compiuti oggi, martedì 31 ottobre. Col rimpianto di aver giocato soltanto 8 match da senior, tra cui quello in Coppa Italia a Cesena nell’agosto 2009, coi colori dell’Atalanta che ne hanno sempre fasciato il cuore di calciatore in erba cresciuto nell’Immacolata Alzano.
Nick piede freddo, il Madonna atto II
Figlio del grande e sempre sottovalutato Armando detto Mindo, una sola stagione piena tra i big nerazzurri sotto Emiliano Mondonico e recentemente tramite di Roberto Samaden con l’amministrazione comunale alzanese e il trio di società gestrici (Sporting Club, Immacolata e USO AlzaNese) per ottenere l’utilizzo biennale del “Carillo Pesenti Pigna”, Nicola è stato una bandiera dell’AlbinoLeffe quando le due società era ancora in buone. Ala destra come il papà, ma più utilizzabile e utilizzato a tutta fascia, oltre alla due presenze con Angelo Gregucci (col Genoa la seconda) ne ebbe in dono cinque nel massimo campionato da Antonio Conte: Chievo e Cagliari da titolare, quindi Udinese, Juventus e Inter prima dell’emarginazione by Lino Mutti e il ritorno il 29 maggio del 2011 contro il Grosseto nell’ultima giornata cadetta sotto Stefano Colantuono.
Madonna che giocatore!
Longilineo dal tocco pulito, di ottima gamba e di gran senso tattico, il ragazzo figlio d’arte di Alzano Maggiore ha dovuto sopportare commenti poco simpatici sulla presunta raccomandazione in linea di sangue. Niente di più falso, è stato un giocatore vero, al netto dello scudetto Allievi Nazionali nel 2002 vinto da atalantino agli ordini di Alessio Pala insieme a un certo Daniele Capelli e altri. Vale a dire 25 gol e 21 assist, gettando la stampella oltre tante traversie fisiche tra cui il crociato sinistro lasciato sul campo da padovano contro la Triestina il 20 novembre 2017 in Coppa Italia, in 364 allacciate di scarpe tra Bluceleste (86 e 9), Vicenza, Spezia (4 stagioni), Como, Padova e Giana Erminio. Tanti auguri.
