Cinque palloni in fondo al sacco soltanto da atalantino. Per Luis Muriel, che aveva segnato anche all’ultimo incrocio più di due anni e mezzo or sono, l’arbitro di sabato contro il Lecce, Gianluca Manganiello, è qualcosa di simile a un amuleto. E tutto sommato lo è anche per l’Atalanta stessa, che in otto precedenti ha fatto suo il risultato cinque volte, parzialmente zavorrata nel ruolino di marcia da un pari e due battute d’arresto.

Manganiello, il portafortuna di Muriel

Quel 3 aprile del 2021, nel 3-2 all’Udinese, fu proprio il colombiano il grande protagonista della partita. Un piede e poi l’altro per spianare la strada, resa giusto un po’ più impervia dal dimezzamento di Pereyra, lasciando al connazionale Duvan Zapata e a Stryger Larsen l’onore e l’onere di completare lo score. Nella stessa stagione, quella successiva al 2019-2020 spezzato a metà dal Covid-19, un altro timbro di Lucho, il 9 gennaio prima, un rotondo 4-1 a Benevento, sempre senza pubblico per le restrizioni anti Covid-19: la ciliegina sulla torta già mangiata da Ilicic, Sau, Toloi e Zapata su assist del Professore sloveno. Da nerazzurro, il cerchio di Luigino si chiude, pardon si apre, col 3-2 in casa della Spal il 25 agosto 2019 alla prima giornata ribaltando il doppio svantaggio con due tiri da fuori nella ripresa dopo la parziale risposta di Robin Gosens al figlio d’arte Di Francesco e al grande ex Andrea Petagna.

L’arbitro di sabato: precedenti col Lecce

Il fischietto di Pinerolo, per converso, è la bestia nera dei giallorossi salentini, che non ci hanno vinto nemmeno per ipotesi. Al massimo, un un pari in serie B ad Alessandria, 1 anno e mezzo fa (1-1) contro ben 4 sconfitte (4-2 dalla Lazio, 1-2 con la Spal, 2-0 dall’Inter, 1-2 col Napoli il 7 aprile scorso) dal 2019 a oggi.

Non solo Muriel: il bilancio Manganiello-Atalanta

In precedenza, dall’esordio in poi, con Manganiello la squadra bergamasca in epoca gasperiniana assomma altri due successi senza reti di Muriel. Il primissimo, il 2-1 al Sassuolo il 10 settembre 2017 (Sensi, Cornelius, Petagna). Quindi, il 6-2 al Brescia a Bergamo il 14 luglio 2020 (Pasalic, Torregrossa, De Roon, Malinovskyi, Zapata; altri 2 di Pasalic, Spalek). Ci sono, ovviamente, anche le note meno positive e quelle negative in toto, per un totale di 3 di cui un occhiale casalingo. Il 3-2 subìto a Empoli il 25 novembre 2018 in rimonta (Freuler, Hateboer, La Gumina; autorete di Masiello, Silvestre), lo 0-0 sempre a Bergamo con gli stessi toscani al ritorno il 15 aprile 2019 e infine il secondo e ultimo ko, a Firenze, nell’ottavo di Coppa Italia il 15 gennaio 2020 (2-1; Cutrone, Ilicic e Lirola).