13 agosto: il compleanno di Liolidis e Mingazzini

I (quasi) gemelli diversi che spengono le candeline oggi, mercoledì 13 agosto, sono il greco Liolidis, che del gol fu Apostolos al massimo all'Alzano, e il mediano tutto cuore e grinta Nicola Mingazzini

Uno ha centrato la promozione, agli ordini di Andrea Mandorlini, suo mentore già allo Spezia, per poi cadere in B tra gli applausi col subentrato Delio Rossi e farsi sloggiare a metà annata da Stefano Colantuono, direzione Bologna. Nelle sue due stagioni e mezza dall’estate 2003 alla sessione invernale 2006, Nicola Mingazzini, mediano faentino neo quarantacinquenne festeggiato oggi, mercoledì 13 agosto, in 87 presenze segnò esattamente lo stesso del gemello diverso neo quarantottenne Apostolos Liolidis che l’aveva preceduto all’Atalanta di mezza stagione prima di farsi sbolognare all’Alzano Virescit in C1 da Giovanni Vavassori: in 4 comparsate l’attaccante greco non la mise nemmeno per scherzo.

Liolidis, l’Apostolos del gol

Chiuso da Doni, Rossini, Bianchi, Pià e Comandini, Liolidis da Salonicco forse sperava di campare di rendita coi 34 palloni (ne avrebbe insaccato un altro al rientro alla base) nel sacco in maglia Aris. Prima apparizione nerazzurra, nell’andata del secondo turno di Coppa Italia in casa della Sampdoria, il 25 settembre 2002, al posto di Fausto Rossini 12′ della ripresa: tempo 6 minuti e l’ex Corrado Colombo la mette. 4 giorni e, a Udine, ecco gli ultimi nove minuti per Alex Pinardi (21 minuti prima il matchball di Sensini), quindi il ritorno coi blucerchiati a Bergamo il 23 ottobre (un’ora di gioco e sull’1-1, Iacopino su rigore e Comandini, gli subentra la meteora Fabiano Medina) e il 10 novembre in casa del Chievo: Sala è già stato rimontato da Cossato e Franceschini, Apostolos viene gettato in mischia per Berretta (83′) e i Mussi ne fanno un altro paio, con Perrotta e col primo. Un amuleto al contrario?

Liolidis propheta in patria

A gennaio del 2003, et voilà, l’Alzano Virescit dove Gianpaolo Rossi, gloria atalantina, perde il posto a favore di Davide Roncaglia e il tessalonichese ritrova la verve. Ossia la rete sforacchiata in sette occasioni su dodici. Il cerchio si chiude col ritorno in Grecia: Panionios, Aris, Niki Volos, Ilioupoli e Kalamata, patria delle omonime olive, con ritiro a 32 anni. L’acuto vero e proprio in carriera è il gol a El Salvador in un 3-0 della sua nazionale, in cui due partite può dire di averle fatte. Auguroni.

Mingazzini e la vita da mediano

Raggiunto poi a Bologna dall’esterno-fantasista mancino Davide Bombardini e con lui ricongiunto all’AlbinoLeffe in B nel 2010-2011, il romagnolissimo Mingazzini era il portatore d’acqua del regista Antonino Bernardini e della mezzala Michele Marcolini. Esordi in B col Ravenna nella stagione 1998-1999, atterrò sui cieli di Bergamo dopo il quadriennio in volo cogli Aquilotti fino alla C1. Nocerina, Pisa e Lucchese le ultime tappe di una vicenda professionale chiusa quasi trentottenne. Tanti auguri anche per l’oggi: consumata la parentesi di 17 partite da vice di Alessandro Pierini sulla panchina della Primavera dello Spezia (2018-2019), in cui l’anno dopo entrò nell’area scout, da un quinquennio ormai è inquadrato fra gli osservatori del Sassuolo comandati da Davide Cangini. Stesso ruolo, guarda un po’ come va la vita, a Zingonia dal 2018 al 2020. Augurissimi.

BERGAMO-CAMPIONATO SERIE B ATALANTA–TRIESTINA 10�9�5 esultanza di Lazzari rincorso da Mingazzini–Capelli–D’Agostino
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