L’esterno di Pozzuoli sembra in crescita dopo un inizio stentato
L’inizio di Giuseppe Pezzella con la maglia dell’Atalanta, inutile negarlo, è stato abbastanza stentato. Arrivato con buoni presupposti dopo una buonissima stagione a Parma, l’esterno di Pozzuoli non aveva mai brillato in particolare nel primo trimestre trascorso sotto la Maresana, forse anche per via di un minutaggio non troppo importante. Per meritarsi determinate chance in un contesto come quello nerazzurro attuale, però, è necessario dare risposte e garanzie quando si scende in campo, siano due o novanti i minuti giocati.
Fattori che l’ex Udinese sembra, nel complesso, aver espresso nel corso delle ultime occasioni concessegli da mister Gasperini, tra Venezia e Verona. Molto buono anche il suo impatto a gara in corso nel match di Berna, dopo la tegola Zappacosta emersa in corso d’opera, al netto di qualche piccola difficoltà difensiva. In queste tre gare sono arrivati anche due assist, peraltro uno dei quali in un momento in cui la squadra pareva essere leggermente in difficoltà, con il Verona in vantaggio e più pericoloso rispetto a quanto non lo fossero stati Tolói e compagni.
Curioso, peraltro, è il fatto che questo step sia arrivato proprio nel momento in cui le soluzioni nel ruolo sono aumentate, complice il ritorno di un Hateboer costretto ai box per tutta la prima parte di stagione per via dell’operazione al piede dell’estate. A breve tornerà nei ranghi anche Robin Gosens, che probabilmente sarebbe anch’egli felice di eventuali ulteriori progressi dello stesso Pezzella. Ci sarà bisogno di tutti, da qui a maggio, soprattutto se si dovesse andare avanti nelle due coppe.
EVENTUALE RISCATTO Sul cursore di scuola Palermo pende un riscatto obbligatorio in caso di raggiungimento delle 20 presenze stagionali e della qualificazione dell’Atalanta alla prossima Champions. Posto che sul secondo scenario, almeno al momento, il margine di vantaggio fa essere discretamente possibilisti, il primo aspetto andrà valutato attentamente anche in termini di utilizzo e scelte di formazione. Un problema che probabilmente, se il livello delle prestazioni continuerà a essere di livello, nemmeno si porrà più…