Si giocava ancora nell’esilio dorato di San Siro, ma la prima volta non si scorda mai. Specie quando è l’inizio di un sogno
Venti giorni prima, il punticino number one impattando col Manchester City. Ma la data storica, per la vicenda dell’Atalanta in Champions League che un po’ tutti a Bergamo e dintorni sperano di riaprire e rivivere, è la prima vittoria. Milano, stadio “Giuseppe Meazza” in San Siro, 26 novembre 2019: rigore procurato e realizzato da Luis Muriel al 27′, raddoppio al di qua del vertice destro del Papu Gomez con elastico-trappola a Ivanusec. La Dinamo Zagabria è battuta, la vendetta per il poker sul gobbone al Maksimir il 18 settembre precedente sarebbe stata la clamorosa e storica qualificazione in rimonta agli ottavi di finale.
TRE ANNI FA: LA PRIMA IN CHAMPIONS. Questo stesso giorno tre anni fa ebbe inizio la vera e propria scalata all’Olimpo del calcio della Dea-ninfa-quelchevoletevoi. Una squadra che aveva cominciato malissimo l’avventura con la scoppola nella capitale croata l’avrebbe alla fine spuntata battendo anche lo Shakhtar a Kharkiv l’11 dicembre successivo. La corsa, poi, sarebbe finita il 12 agosto nel quarto secco di Lisbona a porte chiuse dopo aver eliminato agli ottavi di finale il Valencia a cavallo della prima, terribile e letalissima ondata di Covid-19. Ormai è storia. Quanti dei lettori di CalcioAtalanta possono affermare di vivere l’amarcord al grido di “io a San Siro per la prima vittoria in Champions ero presente”?
Io c ero,secondo anello arancio