L’ex giocatore dell’Atalanta: “Era a un passo dalla Juventus ma lui mi convinse a scegliere il Milan”
La morte di Silvio Berlusconi è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel mondo del calcio. Tra i primi colpi di mercato ai tempi della presidenza del Milan ci fu l’acquisto di Roberto Donadoni dall’Atalanta per una cifra di tutto rispetto per l’epoca, 10 miliardi di lire.
Donadoni racconta il passaggio dall’Atalanta al Milan
Oggi, l’ex giocatore di Atalanta e rossoneri ha ricordato così Berlusconi sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Quando è uscito dall’ospedale dopo il primo ricovero gli ho telefonato, così ho parlato come sempre con la sua segretaria per lasciargli un messaggio. E come sempre mi ha richiamato. Trovava sempre il tempo per i suoi giocatori, per le persone che conosceva. Oggi sono triste. Il passaggio al Milan fu un sogno che si avverava. Da ragazzo ero tifoso del Milan, il mio idolo era Rivera, adesso ero un giocatore del Milan. Avrei calpestato l’erba di San Siro, vestito la maglia per batteva il mio cuore. Era già fantastico così. Poi ho conosciuto Berlusconi, che non era ancora famoso come oggi, ed è stato ancora meglio: aveva la mia stessa passione. Ti faceva rendere di più perchè ti rendeva partecipe del progetto. All’epoca la Juve era la squadra più importante e vincente, dettava legge sul mercato: bastava a volte una telefonata e quel giocatore era suo. Con l’Atalanta c’era una linea diretta. Grazie all’allora ds Previtali parlai con Galliani e Berlusconi e furono decisivi per la mia scelta. Anche se il Milan veniva da momenti difficili, ma era bravissimo a convincerti”.