“Andrea Belotti col Carpi è tornato al gol, ma ne ha sbagliati tanti, troppi, che non avrebbe sbagliato qualche tempo fa. E si è giocato contro una squadra nettamente inferiore: non è stato un grande test”. Il giudizio severo sul Gallo è di Rosario “Serino” Rampanti, ala tornante del Torino tra la fine degli anni sessanta e i settanta (vinse la Coppa Italia del ’71 con Beniamino Cancian allenatore), quindi tecnico di due titoli primavera tra 1990 e 1992 e per tre settimane anche della prima squadra nel 1994-1995.
La bandiera granata, ai microfoni di Toronews.net, s’è soffermata anche su altri elementi dell’attacco della squadra di Mihajlovic: “Niang ha messo lo zampino sui gol, ma cerca sempre la giocata difficile anziché mettersi più dentro il gioco. Deve imparare a muoversi anche quando la palla ce l’hanno i compagni. Fischiarlo comunque è autolesionista – ha spiegato l’ex giocatore e allenatore di Carbonia, cresciuto nel vivaio al “Filadelfia” -. Boyé ha controllo e fisico, ma anche lui dopo certe azioni si perde, non concretizza. Sia nel passaggio per un compagno, sia nell’andare al tiro: è un giocatore da cui ti aspetti tanto, però poi non sboccia”.