Il centrocampista dell’Inter tornerà, domani, a Bergamo per la prima volta da avversario dell’Atalanta
Tra i tanti giocatori sotto i riflettori durante Atalanta-Inter ci sarà anche Roberto Gagliardini. Il centrocampista torna a Bergamo per la prima volta da avversario e lo fa carico di motivazioni dopo essersi preso i gradi di insostituibile nel centrocampo della squadra di Luciano Spalletti. Dopo il passaggio ai nerazzurri milanesi per ben 28 milioni di euro sono tate le pressioni su di lui, ma il lavoro e la serenità che l’hanno sempre contraddistinto sono stati alleati preziosi in questa nuova avventura che sarà un continuo crescendo epos un ragazzi dai valori profondi, come racconta il fratello Andrea a La Gazzetta dello Sport: “Non sono mai stato geloso di Roberto, semmai sono sempre stato orgoglioso perché tutti in famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici. E vederlo in A, è come vedere una parte di me con lui. Quando Roberto mi ha telefonato in piena notte per dirmi che andava all’Inter, ho pianto“.
La rosea ha intervistato anche Raffaello Bonifaccio, storico allenatore e scopritore di giovani talenti dell’Atalanta e non mancano gli aneddoti legati a Gagliardini: “Stavamo partendo per Genova dove avremmo disputato un torneo – racconta – e Roberto era malinconico nel vedere sul pullman il fratello Andrea, allora gli chiedo se vuole venire anche lui. Il suo sorriso fu indimenticabile. Il destino volle che durante la prima partita si fece male un centrocampista e allora lo provai: Roberto non uscì più e vincemmo anche il torneo“.