Cinque ex sui due fronti proprio pochini non sono, sempre che non si conti anche Tullio Gritti, il vice del Gasp, con cui il totale arriva a sei. Lui però da calciatore non è mai stato nerazzurro, quindi nel nostro caso non fa statistica. Comunque quasi una goccia nell’oceano dei professionisti della pedata che in carriera hanno vestito sia la maglia dell’Atalanta che quella dell’Hellas Verona. Perché questo capitolo della storia del confronto infinito tra due provinciali di lusso di paragrafi ne conta ben ottanta. Li leggete tutti più sotto, in rigoroso ordine alfabetico per non far torto ad anima viva.
Oltre ai protagonisti veri e mancati di stasera Gollini, Cerci, Cherubin, Coppola e Pazzini (8 palloni in porta in 17 sfide da ex atalantino), più Simone Calvano che insieme al doriano Jacopo Sala (e al sublime fantasista Pasquale Paky De Vita, ’94 che sverna nel Ciliverghe in D) finisce di diritto nell’elenco anche se in prima squadra a Bergamo non ha mai esordito, il tuffo nel passato fa riemergere nomi che nelle due vicende societarie qualcosa hanno contato. In ordine cronologico sparso, il Figlio del Vento, El Pajaro Claudio Caniggia. Il Gringo do Brasil Sergio Clerici, terrore delle difese nei Sessanta-Settanta, gran protagonista dello scudetto sfiorato nel ’75 dall’avveniristico Napoli di Luis Vinicio, forse il primo undici italiano schierato a zona. Lo scattante portiere Fabrizio Ferron e il migliore dei suoi colleghi mai sfornato dalla terra orobica, alias Gigi Pizzaballa, il “terzo” di Albertosi e Anzolin ai disastrosi Mondiali inglesi del ’66.
Il vicecampione a Mexico ’70, il Domingo Domenghini da Lallio, prototipo per decenni dell’ala destra dopo aver risolto da solo la pratica Coppa Italia del ’63 (unico trofeo in bacheca dei suoi colori natii) e anima della Grande Inter herreriana. Un suo degno erede come Pierino Fanna, uno degli scudieri del Mago della Bovisa Osvaldo Bagnoli nel suo stratosferico scudetto del 1985, bergamasco onorario perché sbocciato qui e con moglie di Brembate di Sopra. Un campione in canna come Pierluigi Orlandini,che però – prima di fregiarsi di Coppa Italia e Coppa Uefa nel ’99 col Parma di Malesani – vinse col golden gol gli Europei Under 21 del ’94 castigando il Portogallo con una mina mostruosa di sinistro nel sette. E ancora Mimmo Morfeo, la classe anarchica al potere e il mancino nella cruna dell’ago di dribbling e lampi accecanti, la potenza della corsia destra Paolo Foglio, il ricciuto della mediana Andrea Icardi, il motorino Aladino Valoti (oggi diesse all’Alto Adige), Marino Magrin che tirava la bomba e incise l’inno “Forza Atalanta dai, spingi più forte che puoi”, leader della risalita dalla C1 alla A, e infine Giancarlo Savoia: prezioso e importante, perché lasciò il posto di libero a un certo Gaetano Scirea. What else?
B-C
Dario Bergamelli (d, 1987), Sasa Bjelanovic (a, 1979), Luciano Bodini (p, 1954), Bruno Bolchi (c, 1940), Mario Bortolazzi (c, 1965), Davide Brivio (d, 1988), Simone Calvano (c, 1993), Claudio Paul Caniggia (a, 1967), Pilade Canuti (c, 1938), Alessandro Carrozza (c, 1982), Alberto Cavasin (d, 1956), Diego Caverzan (d, 1969), Flavio Cecconi (c, 1923), Alessio Cerci (a, 1987), Aldo Checchetti (a, 1923), Nicolò Cherubin (d, 1986), Karamoko Cisse (a, 1988), Sergio Clerici (a, 1941), Corrado Colombo (a, 1979), Umberto Colombo (c, 1933), Ferdinando Coppola (p, 1978), Michele Cossato (a, 1970).
D-M
Marco D’Alessandro (c, 1991), Dino Da Costa (a-c, 1931), Samuele Dalla Bona (c, 1981), Pasquale De Vita (c-a, 1994), Lucio Dell’Angelo (c, 1938), Pietro Dentella (p, 1920), Angelo Domenghini (a-c, 1941), Massimo Donati (c, 1981), Urby Emanuelson (c, 1986), Gianluca Falsini (d, 1975), Pietro Fanna (c, 1958), Sauro Fattori (a, 1961), Fabrizio Ferron (p, 1965), Paolo Foglio Stobbia (d, 1975), Pierluigi Gollini (p, 1995), Tiberio Guarente (c, 1985), Carmine Gentile (d, 1954), Luciano Gariboldi (d, 1927), Natale Gonnella (d, 1976), Andrea Icardi (c, 1963), Filippo Inzaghi (a, 1973), Antonio Maggioni (d, 1946), Marino Magrin (c, 1959), Filippo Maniero (a, 1972), Luigi Manueli (c, 1953), Roberto Mazzanti (c, 1942), Mauro Minelli (d, 1981), Domenico Morfeo (a, 1976), Adelio Moro (c, 1951), Giuliano Musiello (a, 1954).
N-Z
Paolo Nuti (a, 1944), Pierluigi Orlandini (c, 1972), Marco Pacione (a, 1963), Antonio Paganin (d, 1966), Alfredo Paolicchi (p, 1938), Giampaolo Pazzini (a, 1984), Angelo Piccioli (c, 1920), Lamberto Piovanelli (a, 1964), Pierluigi Pizzaballa (p, 1939), Luigi Procura (c, 1908), Robert Prytz (c, 1960), Julien Rantier (a, 1983), Alberto Reif (a, 1946), Alessandro Rinaldi (d, 1974), Jacopo Sala (d-c, 1991), Giancarlo Savoia (d, 1944), Ermanno Scaramuzzi (c, 1927), Sebastiano Siviglia (d, 1973), Roberto Soldà (d, 1959), Massimo Storgato (d, 1961), Christian Tiboni (a, 1988), Vincenzo Traspedini (a, 1939), Aladino Valoti (c, 1966), Marco Zanchi (d, 1977), Massimiliano Zandali (c, 1917), Nicola Zanini (c, 1974), Luigi Zannier (d, 1932), Giovanni Zavaglio (a, 1936) .
