Per il tecnico del Bologna, bergamasco e atalantino fino al midollo, sarebbe un ritorno alle origini. Il toto allenatore durerà quanto l’incertezza attuale
Come giochino di primavera sarà il meno gradito possibile ai tifosi dell’Atalanta, ma in mancanza di certezze riguardo al destino di Gian Piero Gasperini il toto allenatore è qualcosa di più serio del fantacalcio tra colleghi d’ufficio. A dispetto del garantito fino al 2020 con l’opzione per un ulteriore giro di corsa, per l’uomo di Grugliasco le sirene delle big, anche all’estero, non mancano. Dovendo trovare due soluzioni-tampone, ragiona stamattina L’Eco di Bergamo, se ne affaccia una figlia dell’effetto domino e un’altra decisamente nostrana.
INZAGHINO VERSO TORINO. L’avversaria di domenica, con il suo tecnico Simone Inzaghi, giovane ed emergente, graditissimo alla Juventus che il ciclo di Max Allegri (PSG o Premier League nel mirino) difficilmente potrà non chiuderlo dopo l’ennesima delusione Champions, oltre che su quelle di Cristante è sulle tracce del Gasp.
DONADONI, UN BERGAMASCO A BERGAMO. A Bologna Roberto Donadoni non è certo al centro di un progetto, che oltretutto riguarda anche il nuovo stadio e risente della doverosa cessione di Simone Verdi e di un altro elemento da plusvalenza per non costringere il chairman Joey Saputo a staccare assegni su assegni. Bergamasco e atalantino doc, l’ex ct della Nazionale nonché tecnico di Lecco, Livorno, Genoa, Napoli e Cagliari sarebbe la più suggestiva delle idee. Fantasia numero 2: Pippo Inzaghi, capocannoniere qui nel ’97 con 24 centri. Fantacalcio o realtà?
Caro Gasp,ci hai fatto rinascere, divertire e sognare, se per te il momento è arrivato salutato ma solo dopo la seconda storica Europa.
Ma ricorda che non abbiamo volato in alto grazie a te e ti sei risorta grazie all’Atalanta. Dare per avere.