L’attaccante: “In ritiro mister Gasperini mi ha detto che non c’era più posto per me in nerazzurro. Al momento giusto è arrivata l’offerta dei ferraresi”
È un nodo molto stretto quello he unisce Andrea Petagna e l’Atalanta. L’attaccante a Bergamo è esploso e si è consacrato, ma in estate le strade tra lui e nerazzurri si sono separate. Il centravanti triestino ha accettato la sfida chiamata Spal e per uno strano scherzo del destino, proprio contro l’Atalanta ha realizzato le sue prime reti in biancazzurro.
“Questa Spal mi ricorda l’Atalanta di due anni fa. Quella che arrivò quarta. Per carità, non dico che centreremo lo stesso risultato però ci sono alcuni punti di contatto che mi fanno riflettere – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. La nostra forza è l’armonia del gruppo. La fame di risultati. Chi sta in panchina è felice come chi gioca e si allena a cento all’ora. Così si può costruire qualcosa di importante“.
Il divorzio con l’Atalanta ancora brucia nel cuore di Petagna: “Facciamo un po’ di conti: nei due anni all’Atalanta ho fatto 11 gol e 20 assist tra campionato e coppa. Se Gasperini che è uno bravo mi faceva giocare sempre ci sarà stato un motivo – ha aggiunto -. In ritiro mi ha detto che non c’era più posto per me nell’Atalanta. Lo confesso, mi è proprio dispiaciuto. Io volevo restare. Ma è arrivata al momento giusto l’offerta della Spal“.