L’ex tecnico, insieme a Delneri e Mutti, convinto dell’importanza della presenza in panchina del responsabile tecnico: “Senza si perde qualcosa”
Edoardo Reja getta in sassolino nello stagno: “La presenza dell’allenatore in panchina non è decisiva, ma importante. Dalla tribuna certi movimenti si vedono meglio, però essere a bordocampo è una spinta”. Bortolo Mutti allarga il cerchio dell’onda: “In un match complicato, con la squadra scarica, serve l’energia di una figura carismatica, eccome”. Argomento del dibattito della Gazzetta dello Sport, cui hanno risposto tre ex tecnici dell’Atalanta più Gianni De Biasi (“La voce conta, a volte i giocatori fingono di non sentirci”) la tribuna contro il Chievo di un Gian Piero Gasperini squalificato.
DELNERI: CHIEVO COMBATTIVO. “Il Chievo ha combattuto come sempre – ha invece osservato il doppio ex Gigi Delneri -. I nerazzurri hanno centrato il settimo punto in tre partite: bisogna pensare positivo. E se hai collaboratori con cui sei una cosa sola, fai bene comunque”.
IL MURO ALTRUI. “A Bergamo le avversarie si chiudono e non sempre Gomez, Ilicic e Zapata possono inventare qualcosa contro la difesa schierata – sottolinea Reja circa le difficoltà incontrate contro le “catenacciare” -. Nella lotta per le coppe ci sono molte chances, per la Coppa Italia si può arrivare in fondo”.
ESTERNI AL PALO. “Domenica è mancato lo spazio, nessuno tra gli esterni, Hateboer, Gosens e Castagne, ha fatto la differenza – rimarca Mutti -. Io darei la priorità alla Coppa Italia, anche se in campionato l’Atalanta non ha nulla in meno delle altre”.
si dia una calmata .. troppe proteste
Hanno ragione