L’ex giocatore nerazzurro (ma anche crociato) tifa per la Dea e analizza nel dettaglio tutti i suoi punti di forza
Ben duecentonove presenze in campionato con la maglia dell’Atalanta, Damiano Zenoni si sente ancora ancorato alla città di Bergamo e, sebbene abbia vestito anche la casacca del Parma, domenica il suo cuore sarà tutto per i nerazzurri. Ecco la sua analisi rilasciata in un’intervista a La Gazzetta dello Sport in edicola oggi: “D’Aversa e i suoi hanno poco da chiedere a questo campionato, salvezza ormai raggiunta e zona Europa troppo distante. Per l’Atalanta, invece, da qui alla fine ogni match sarà fondamentale”.
FINALE POSSIBILE. “È la favorita, ma non sarà semplice prendersi i 3 punti. Affronta un Parma che vorrà fare bella figura davanti al proprio pubblico, inoltre Gasperini dovrà tenere il gruppo sul pezzo per impedire che si pensi già alla Coppa Italia. Il 3-3 di Firenze è una buona partenza. Finale possibile, poi è tutto aperto. Conquistare un trofeo rappresenterebbe un traguardo straordinario, doveroso provarci. Se l’Atalanta gioca da Atalanta, può battere chiunque”.
GASPERINI ECCEZIONALE.“Quanti arrivano a Bergamo da calciatori “normali” per poi, dopo un paio di anni, valere 15-20 milioni? Hateboer, Castagne e Gosens sono alcuni dei tanti. Bravo Gasperini, idem la società sul mercato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Gasperini ha tante qualità, è eccezionale nella gestione della rosa. Fa sentire tutti importanti, indipendentemente dal minutaggio. E il suo gioco è esaltante, ogni ragazzo viene valorizzato al 100%. Non è un caso che tanti di essi oggi siano in Nazionale. Io con lui sarei andato alla grande”.