L’ex difensore nerazzurro: “Gomez da 10 è decisivo. Ilicic ha raggiunto livelli clamorosi mentre Zapata è definitivamente esploso”
Dopo l’esperienza in svizzera, l’ex difensore dell’Atalanta, Paolo Tramezzani, ha accettato la sfida lanciata all’Apoel che gli ha proposto di riportare il club in cima alla classifica del campionato cipriota. E i risultati ottenuti da Tramezzani sono lusinghieri, con 58 punti conquistati tra regular season e play-off e la semifinale d’andata della coppa nazionale vinta per 1-0 contro. l’Enosis Paralimni.
Tramezzani, da Cipro, non perde di vista le vicende dell’Atalanta, reduce dal bel pareggio di San Siro: “È stata una bella sfida. L’una e l’altra hanno giocato per vincere con le proprie armi: Spalletti manovrando da dietro per far saltare la pressione dell’avversario, Gasperini assorbendo i tagli degli esterni senza mai andare in affanno. Il risultato è giusto”.
“Atalanta favorita nella corsa alla champions? Non saprei, ma non ha nulla da perdere ed è in salute, mentalmente e fisicamente. Se la giocherà fino all’ultimo – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. E poi c’è la Coppa Italia. Se dovesse passare, l’intera città si sposterebbe a Roma. Giusto così, la Coppa Italia si può vincere“.
“Gasperini ha coraggio e non ha paura di niente – ha aggiunto -. Zingonia è l’ambiente ideale, meglio anche di Genova. Non è un caso che tantissimi giocatori, grazie a lui, facciano un salto di qualità enorme. Se fossi il presidente di un top club italiano punterei su di lui o De Zerbi“.
Ma le fortune dell’Atalanta dipendono anche dalla vena del trio offensivo: “Gomez da 10 è decisivo. Non l’avrei mai detto. Ilicic ha raggiunto livelli clamorosi mentre Zapata è definitivamente esploso. Il segreto è il lavoro: a Rovetta mister Gritti dopo l’allenamento restava in campo altri 40 minuti per insistere con Duvan. All’inizio ha faticato, ma ora che giocatore è? Nessuno è migliorato quanto lui. Esterni compresi, anche se il Gasp ha cambiato la vita a loro e a tanti altri“.