Due schieramenti contro i tre del dirimpettaio, ma solo dopo il gol della bandiera genoano: ancora una volta il tecnico di Grugliasco ha vinto il confronto tattico
Un solo modulo, il 3-4-1-2 classico, cambiato solo con l’ingresso di Matteo Pessina, tra le linee al posto di Ilicic dopo il gol del 2-1 di Goran Pandev, contro i ben tre schierati dal dirimpettaio. Atalanta-Genoa è stata anche la sfida tra Gian Piero Gasperini e Cesare Prandelli. Vinta dal primo, che ha virato al 3-5-1-1 finendo con Marten de Roon davanti alla difesa, Timothy Castagne dirottato a sinistra, Hans Hateboer avanzato da terzo di destra dietro a laterale puro e Robin Gosens mezzala dopo l’innesto di Roger Ibañez nei cinque minuti finali. Per L’Eco di Bergamo, nel successo nerazzurro c’è molto del suo tecnico, decisivo per le mosse in corso d’opera.
GASP, VINCE LA COSTANZA. Il Gasp ha fatto arretrare Josip Ilicic (l’ultimo sostituito) nella ripresa con la staffetta Mario Pasalic-Musa Barrow per poi riportarlo a puntare il vertice destro con l’ingresso di Matteo Pessina al posto dell’infortunato gambiano. Di là, Grifone col tridente che dopo il secondo gol realizzato da Castagne vira al 4-2-3-1 con Pandev in linea con Bessa e Kouame più Pedro Pereira a destra con sequela di Biraschi al centro (esce Zukanovic). L’ingresso di Sanabria significa rombo, con l’altro ex Radovanovic basso e Bessa scalato a interno.
Si concordo,ma grandi lo stesso. Bravissimi ….e.ora vi aspetta Roma…. Forza ragazzi !!!????
Si, ma senza il direttore (Papu), non c’è ritmo.