La sola qualificazione vale per l’Atalanta 22 milioni di euro, ai quali si aggiungono la quota fissa, il market pool e i premi per punto
Il primo immediato effetto della conquista di un posto in Champions League è un ricco assegno che andrà a riempire le casse dell’Atalanta. I nerazzurri, per la sola qualificazione hanno già garantiti 22 milioni di introiti che vanno ad aggiungersi agli oltre 5 destinati alla finalista di Coppa Italia. Ma non è tutto. La coppa dalle grandi orecchie è ambita da tutti i principali club perché non si limita al solo gettone d’ingresso, ma garantisce guadagni a ogni gara.
Come sottolinea L’Eco di Bergamo, si parte dai 15 milioni di quota fissa destinata a tutti i 32 club ammessi alle fase a gironi. Poi ci sono 5,9 milioni di market pool (la quota dei diritti tv nazionali e di merchandising) e i 900mila euro a punto. Vincere una partita, quindi, vale 2,7 milioni di euro. Le cifre si alzano esponenzialmente in caso di passaggio agli Ottavi: 9,5 milioni contro i 500mila euro di chi retrocede in Europa League.