Stefano Corsi, docente di italiano e latino al liceo scientifico Gandini di Lodi e firma del Cittadino, ha voluto dedicare un’ode alla formazione nerazzurra
«Inclita Musa, che ispirasti Omero/, cantami oggi l’uomo di Grugliasco/ che, coraggioso come un gran guerriero/, volle donare al tifo bergamasco ciò che nessuno avrebbe detto vero»: inizia così “La Gasperineide”, un prologo e poi tre canti di quarantacinque ottave ciascuno che Stefano Corsi, docente di italiano e latino al liceo scientifico Gandini di Lodi e firma del “Cittadino”, ha voluto dedicare alla sua squadra del cuore, l’Atalanta.
“Tutto è nato come un gioco – ha detto Corsi -. Avevo già dimestichezza con la metrica perché per l’Eco di Bergamo scrivo ottave sulle partite dell’Atalanta e poi, per lavoro, ogni anno leggo Tasso e Ariosto. L’idea è venuta a cavallo della finale di Coppa Italia con la Lazio, quindi i tempi sono quelli reali, con annessi patemi e ansie da tifoso».