L’ex giocatore nerazzurro: “In campionato la squadra può confermare il terzo posto. Basta considerarla una sorpresa, può solo migliorare”
“Sono orgoglioso e felice per la salvezza raggiunta col Livorno. Ho dato più del 100%, ora guardo avanti: dopo 10 gol e 8 assist in 33 partite, punto in alto. L’Atalanta? Non credo che una chiamata sia possibile (ride, ndr), ma quanto mi divertirei. Le auguro il meglio“. Ha solo parole d’elogio Alessandro Diamanti quando parla della squadra nerazzurra.
L’esperienza a Bergamo è stata breve ma è bastata per mettere anche la Dea nel cuore del fantasista: “Sono stati cinque mesi meravigliosi. Sono uno che dà l’anima, i bergamaschi non lo hanno mai dimenticato. Mi sarebbe piaciuto vestire quella maglia più a lungo, purtroppo non fu possibile – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. In città si respira calcio, a Zingonia si lavora nel modo corretto. La Champions è l’apice di un percorso iniziato anni fa. E il segreto è la famiglia Percassi: papà Antonio e suo figlio Luca sono fenomeni. Non mi aspetto ‘imbarcate’ nei giorni di Champions League, giocando con il solito ritmo, potranno fare bene contro chiunque. In campionato l’Atalanta può confermare il terzo posto: il cammino in Europa potrebbe incidere, ma ormai è una realtà. Basta considerarla una sorpresa, può solo migliorare“.
Diamanti ha parlato anche del tridente nerazzurro: “Parlano i numeri, l’anno prossimo dovrà confermarsi. Muriel è fortissimo e aiuterà tutti. Conosco Ilicic dai tempi della Fiorentina: non era quello di oggi, ma è sempre stato un fuoriclasse. Zapata ormai è esploso e poi c’è Gomez…“.