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Qui Fiorentina, Montella: “Con l’Atalanta sarà una sfida difficile”

Il tecnico viola: “Sono curioso di vedere come risponde la squadra, è un test importantissimo. A Zagabria i nerazzurri non hanno fatto bene ma nemmeno malissimo”

Il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha parlato alla figlia della gara del Tardini di Parma contro l’Atalanta. Una sfida che sarà molto importante per entrambe le squadre, per i nerazzurri che cercano riscatto dopo il ko di Zagabria, per la Viola che vuole togliere lo 0 dalla casella delle vittorie: “Considerando il mercato chiuso il 2 settembre, credo che nessuno possa dire niente a questa squadra, perché siamo solo al 20 di settembre e ci sono state anche le partite delle nazionali. I giudizi sono macchiati dal finale della scorsa stagione, ma era un’altra Fiorentina, con storie e giocatori diversi. I giudizi sono in funzione dei punti: facciamo questi tre punti ed apriamo questo nuovo percorso, perché ci sono tanti segnali positivi“.

OCCHIO ALL’ATALANTA. “L’Atalanta è una realtà consolidata, la terza forza del campionato. Il paragone con la mia prima Fiorentina ci può stare, giocavamo in modo diverso ma i risultati erano simili – riporta Fiorentina.it -. Domani ci aspetta una partita molto difficile a livello fisico: l’Atalanta ti porta a correre sul lungo e porta gli avversari a giocare diversamente dal solito. Sono curioso di vedere come risponde la squadra, è un test importantissimo. Ho visto la partita di Zagabria: non hanno fatto una brutta partita, i giudizi sono frutto di episodi, ma non hanno giocato così male come dice il risultato“.

CHIESA SOTTO OSSERVAZIONE. “Chiesa esterno di centrocampo una possibilità, lasciateci lavorare. Lo può fare: se troviamo equilibrio, un attaccante ci farebbe anche comodo. Quello sui rigori pè un discorso è finito, speriamo di avere un rigore come hanno avuto loro in Semifinale di Coppa Italia“.

3-5-2 SÌ O NO. “È stato determinato dal momento e dalla lettura della partita. Quando penso ad una strategia non penso alle conseguenze. A posteriori ho rischiato tanto, se le cose fossero andate male – e poteva succedere contro la Juve – avrei avuto meno sostegno da parte di tutti. Ho fatto delle considerazioni, serviva più equilibrio. Adesso è difficile cambiare, perché contro la Juventus abbiamo subito poco e tirato in porta dodici volte. Questo non mi accontenta, ho risorse importanti davanti come Pedro, Vlahovic e Boateng. Voglio capire come sfruttare queste potenzialità, abbiamo dei giocatori che possono alzare il livello della squadra“.

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