Il presidente: “Dobbiamo fare un altro passo avanti con inserimenti sensati e investimenti mirati. Col Valencia ce la giochiamo”

L’Atalanta sta facendo il pieno di consensi in Italia e in Europa. Adesso è arrivato anche per il presidente, Antonio Percassi, di raccogliere i meritati riconoscimenti. L’inserimento nella Hall of fame lo riempie di gioia, ma questo non distoglie l’imprenditore bergamasco dal suo obiettivo, far crescere ancora i nerazzurri: “Vorrei che la squadra continuasse a giocare così. Il segreto è non smettere mai di sentirsi l’Atalanta. A partire dal mercato. Si è creata un’alchimia unica. Mi riferisco al lavoro di Gasperini con i giocatori che prende Giovanni Sartori, coordinati da Luca che si occupa della gestione della società. I risultati sono impressionanti“.

I NUMERI. “ora cambiano le prospettive, siamo in alto da un po’ di anni e basta poco per perdere la misura. I bilanci qui servono per garantire equilibrio alla gestione, con la consapevolezza che un pallone che esce o entra di un soffio cambia il risultato di una stagione, quindi le entrate – ha detto a L’Eco di Bergamo -. Mentre gli ingaggi che devi alzare per restare competitivo poi non scendono più”.

ORGOGLIOSI DEI NOSTRI. “Si è parlato tanto dell’arrivo di una punta ma abbiamo cinque che tutti ci invidiano, abbiamo il miglior attacco del campionato pur giocando tre mesi senza Zapata. Il rinforzo di gennaio è stato avere Duvan a disposizione. Ilicic è straordinario, Gomez un vero capitano, ma devo citare anche la serietà di Gosens e le qualità di Palomino. Dietro c’è il vivaio: Traore, Piccoli, Colley, Okoli e gli altri”.

LA FIORENTINA. “È un’avversaria difficile, mi ha impressionato scoprire che non si vince da quell’1-0 del 1993. Ci sarà un ambiente difficile: abbiamo avuto diversi contatti con la Fiorentina, contiamo sul buonsenso di tutti, mi auguro che sia una bella partita”.

OCCHIO ALLA CHAMPIONS. “Guardando la classifica, oggi la sfida è con la Roma, ma con i tre punti se fai un filotto tutto può cambiare. Il Milan ha preso Ibra, il Napoli sta risalendo. E mancano 17 partite, tantissime. Ci aggiungo che la Roma è forte, fortissima. In occasione della gara col Valencia saremo in 40 mila, bellissimo. Scriveremo una pagina storica, spingendo la squadra. Abbiamo il 50% di possibilità di passare e aggiungo che molto dipenderà da noi”.

IL FUTURO. “Sappiamo che adesso qui lo scenario è cambiato. Per essere competitivi serve fare di più. Per questo ci vuole tempo e io immagino ragazzi presi nel mondo che agli ordini di Gasperini crescono e i ragazzi del vivaio che se necessario vanno a giocare, migliorano e tornano. Dobbiamo fare un altro passo avanti, mantenendo la barra dritta, con inserimenti sensati e investimenti per la squadra, nelle strutture, in quello che è già il miglior vivaio d’Italia”.