La sesta giornata di ritorno, eccetto le gare disputate nel weekend, può avere spazio solo il 4 o il 18 marzo. No problem per l’Atalanta col Sassuolo, ma all’Inter la prima data non va bene. E le prossime?
Contro il Sassuolo l’Atalanta recupererà la sesta giornata di ritorno il 4 o il 18 marzo. Un turno infrasettimanale, dunque, di mercoledì. Ma la prima data suscita dubbi per chi come l’Inter deve giocare la semifinale di ritorno il 5 a Napoli, rischiando quindi uno spezzatino in più. Non esistono giorni liberi più tardi, perché il calendario è fitto. E l’emergenza coronavirus lascia in sospeso anche le prossime partite, mentre all’orizzonte – sottolinea L’Eco di Bergamo – si staglia lo spettro delle porte chiuse (decidono le Prefetture, di fatto) come misura estrema per accoppiare la regolarità del campionato alla tutela della salute attraverso misure anti contagio.
SASSUOLO E SALUTE. Il direttore generale Umberto Marino, secondo quanto filtra dalle colonne del quotidiano bergamasco, ha chiarito che il club nerazzurro “farà quello che disporranno le autorità nazionali e locali. La salute conta più di tutto, anche il nostro mondo si adeguerà. Ma in questo momento non ci sono certezze, si naviga a vista perché la realtà è in continua evoluzione”. Oggi a mezzogiorno c’è il consiglio federale della Figc che darà le prime indicazioni. Sassuolo o non Sassuolo. Le Lega di Serie A assumerà decisioni di conseguenza su Atalanta-Sassuolo, Inter-Sampdoria, Torino-Parma e Verona-Cagliari.
CALENDARIO DA CORONAVIRUS. Il 4 marzo, come detto in premessa, è condizionato dalla Coppa Italia: o si sposta la semifinale tra Ciucci e Beneamata, o si gioca in altra data Inter-Sampdoria. La prima ipotesi rasenta l’impossibile, essendo le due squadre impegnate rispettivamente in Europa League e in Champions League. Il 18, invece, sarebbe concomitante con gli eventuali ottavi di finale di EL dell’Inter. Niente buchi liberi fino a mercoledì 20 maggio, una settimana dopo la finale di Coppa Italia, a una giornata dalla fine del campionato. Il calendario, del resto, si ferma da 23 marzo al 3 aprile per le Nazionali. Ecco perché l’ipotesi porte chiuse, anche per scongiurare ulteriori rinvii.
Se giochiamo noi con le porte chiuse lo devono fare in tutta Italia anche se il problema contagi non esiste …… altrimenti può ritenersi un Campionato falsato
Rivoglio i soldi della partita se giocano a porte chiuse…
Facciamo il 18 marzo dai dopo Valencia!
Conta solo il calcio ennesima dimostrazione … la parola “spettro “ poi e’ ridicola
In un momento dove la situazione non e’ ancora chiara ben vengano le porte chiuse , ci sono priorità ben più importanti.
Ma se la figc ha detto porte chiuse assolutamente no