Per lui possibile anche un prestito “alla Kulusevski”
Il suo talento è saltato agli occhi di tutti sin dalla più giovane età, quando ebbe modo di vincere il titolo di Campione d’Italia con i Giovanissimi Nazionali al Manuzzi di Cesena nell’estate 2016 come sotto età. Amad Traorè non ha tuttavia perso in maniera importante la propria incisività negli anni, mostrandosi sempre tra i calciatori in grado di fare la differenza in qualsiasi categoria, peraltro giocando spesso al fianco di compagni di uno o due anni più esperti. Un aspetto non scontato, visto che spesso i campioncini che a 14 anni fanno la differenza finiscono per non confermare del tutto il proprio potenziale in categorie più impegnative come la Primavera.
Ora, al secondo anno di Primavera, il funambolo ivoriano classe 2002 potrebbe addirittura pensare di avvicinarsi al calcio dei grandi, complici anche le possibilità che l’Atalanta gli ha già concesso a livello di prima squadra nel corso dei mesi passati. Il ragazzo ha stupito anche i compagni, che pure hanno ormai a che fare con il grande calcio europeo: il suo potenziale risulta quindi cristallino anche agli occhi di chi si sta abituando a misurarsi con i grandissimi del Vecchio Continente.
Se confermarsi negli anni del settore giovanile non è semplice, è però ancora più difficile far valere le proprie qualità nel professionismo, in un contesto in cui è necessario duellare con gente magari meno valida tecnicamente sulla carta ma con più esperienza e mestiere sulle spalle. Fondamentali sono poi le scelte che vengono compiute anno dopo anno, di comune accordo con procuratore e famiglia. Nel suo caso, ad esempio, si inizia a parlare di possibile prestito “alla Kulusevski” già nella prossima stagione, nella speranza di poter ripetere il grandissimo percorso compiuto in Serie A in pochi mesi dallo svedese ora di proprietà della Juventus.
Le incognite, ad ogni modo, non mancherebbero. Traorè compierebbe questo percorso con un anno di anticipo rispetto a quanto fatto dal ragazzo di Stoccolma e, soprattutto, non ha la stesse caratteristiche fisiche dell’attuale numero 44 del Parma, impressionante anche per parametri atletici e di corsa. Ma la qualità, si sa, può ovviare anche a queste mancanze, a patto di trovare un tecnico e un progetto che credano nelle doti del ragazzo. Nel frattempo Amad aspetta di capire gli sviluppi politico-calcistici relativi al prosieguo dell’attività agonistica: se anche la Primavera non dovesse ricominciare, difficile che Gasperini scelga (al pari di Colley e qualche altro ragazzo) di non aggregarlo in squadra per gli allenamenti, anche alla luce dei possibili infortuni che questo lungo stop potrebbe portare in dote.
Non si capisce perchè non sia stato ancora convocato per gli allenamenti , è già ora un ottimo vice Ilicic.
Speriamo giochi con noi
Grande giocatore giovanissimo ,un grande aiuto per l’Atalanta
È un gioiellino, made Atalanta ??
Nessuno dei 3 è pronto per la prima squadra, il livello è troppo alto e loro sono ancora immaturi sia fisicamente che psicologicamente
Traore piccoli cortinovis son un bel trio
Altro che Bonaventura…
Dato che il campionato primavera sarà concluso io lo aggregerei con la prima squadra con tante gare ravvicinate potrebbe essere utile
Piccoli il migliore dei giovani
Se è forte così come sembra ..in prima squadra subito ,6 mesi di rodaggio con Gasp e poi se è forte lo si vedrà …..