L’estremo difensore nerazzurro ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport in cui tocca diversi punti

“Essere apprezzato fa certamente piacere, ma io sono molto legato alla famiglia Atalanta”. Così l’estremo difensore nerazzurro Pierluigi Gollini a La Gazzetta dello Sport in merito alle voci che lo vedono nel mirino di Milan e Tottenham. “Non scelgo fra Italia e Inghilterra, scelgo Bergamo. E’ la cosa più giusta e quella che sento. Poi pensare ad altro sarebbe una mancanza di rispetto per l’Atalanta”. 

SULL’INFORTUNIO. “Durante la rifinitura della vigilia ho picchiato il mignolo. Mi faceva male e l’ho sistemato io, ma si è gonfiato. Ho sperato di recuperare, ma non ce l’ho fatta”. 

SULLA RIPRESA. “Ci sentiamo un po’ a rischio. Personalmente sono combattuto fra la voglia di giocare, la consapevolezza dell’importanza del nostro sport a livello economico e il dubbio che sia egoistico pensare solo a me stesso”. 

SULLA CHAMPIONS. “Sarebbe anomalo in uno stadio vuoto, magari in campo neutro. Perderebbe quella magia che aveva, pur avendo comunque molto prestigio”. 

SULL’EUROPEO. “Pensavo di avere buone possibilità, ma quel traguardo lo vedo come prima. La concorrenza è molta e ci sarà da lavorare”.

SU BERGAMO. “Siam bergamaschi e non conosciamo confini è il coro che preferisco. Anche se non lo sono, ormai mi sento un po’ bergamasco. Quel coro rappresenta anche il cammino della squadra che ha raggiunto traguardi impensabili”.