L’ex giocatore e tecnico nerazzurro: “Tornare in campo sarebbe un modo per riunire le persone e regalare loro un sorriso”
Cesare Prandelli ha sempre avuto pensiero molto lineare durante tutta l’emergenza coronavirus: pensare di tornare a giocare in uno scenario così è molto difficile, ma l’ex giocatore e tecnico dell’Atalanta è consapevole che il mondo del calcio ha il bisogno spasmodico di tornare a giocare per salvare un intero sistema, soprattutto dal punto di vista economico.
Per l’Atalanta, ripresa significa soprattutto Champions League: “Tutti noi abbiamo la speranza di tornare in campo, sarebbe anche un modo per riunire le persone e regalare loro un sorriso. E penso a Bergamo e a una Dea strepitosa fino allo stop – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Non so che squadra rivedremo, ma penso soffrirà meno delle altre: aveva acquisito una certa mentalità, vincente, e fisicamente andava a mille all’ora. Qualità che avrà mantenuto, non risentirà della pausa. Nei 90’ potrebbe giocarsela a viso aperto con tutte“.
Speriamo