Robin Gosens fa parte per la prima volta della Germania e ancora stenta a crederci: “Senza settore giovanile alle spalle, fino ai 18 anni ero un dilettante”
“Ho lavorato duro per recuperare il terreno perduto, non avendo fatto alcun settore giovanile. E ancora adesso mi sembra un sogno, mi sembra irreale”. Convocato per la prima volta dal ct della Germania Joachim Löw, Robin Gosens è al settimo cielo, stando a quanto riferito all’Algemeen Dagblad secondo quanto riporta stamani il sito olandese soccernews.nl: “Il tecnico mi ha detto che ha voluto premiarmi per la stagione eccellente all’Atalanta. In campionato e in Champions League ho raggiunto il mio livello più alto”, le parole del laterale mancino di padre olandese.
GOSENS E LA GERMANIA… AL TELEFONO. “Mi chiamano al telefono dicendomi che mi sono meritato questa convocazione contro Spagna e Svizzera (3 e 6 settembre, NdR). Ho lavorato così duro per arrivarci: una volta passato dal Rhede al Vitesse, a 18 anni, ho pensato di avere del lavoro arretrato da fare”, ha proseguito Gosens.
GOSENS: DALL’HERACLES ALLA DEA. Dopo il Dordrecht, sempre Eredivisie nel destino di Robin, classe 1994, tifosissimo dello Schalke 04. Ovvero la tappa pre Atalanta, l’Heracles Almelo: “Anche in maglia Heracles la nazionale tedesca sembrava ancora lontana miglia. Per ora ho intenzione di ricordare il mio passato, bere qualcosa con i miei genitori. È vero? Non riesco a crederci, questo è un sogno”.