L’opinionista di fede cagliaritana presenta il match in programma domani al Gewiss Stadium esaltando le qualità dei nerazzurri
Domani l’Atalanta farà il proprio esordio fra le mura amiche ospitando il Cagliari e, in vista della prima a Bergamo, proviamo a capire che aria tira in casa dei sardi con Giancarlo Cornacchia di CalcioCasteddu.it.
Cornacchia, il Cagliari è la bestia nera dell’Atalanta degli ultimi anni. Si ripeterà anche questa volta?
“Che si ripeta per la quarta volta di fila la vedo dura, soprattutto considerando gli opposti stati fisici e mentali delle due squadre”.
Come sta la squadra di Di Francesco?
“Dopo il pareggio contro il Sassuolo, ma sopratutto dopo il ko contro la Lazio, si è capito che il Cagliari è ancora un cantiere aperto. Chiaramente si attendono gli ultimi giorni di mercato nella speranza del ritorno di Nainggolan e dell’arrivo di un terzino destro e un esterno d’attacco. Di Francesco è stato chiaro e, ripeto, manca ancora la quadra. Le lacune sono evidenti anche se qualche buona idea c’è, portata da Nandez, Rog e Simeone”.
Si aspettava un’Atalanta così in palla?
“I nerazzurri non sono più una sorpresa. Sanno quello che vogliono e quando ottenerlo. Di conseguenza, nonostante abbia concluso più tardi, ha saputo cercare e trovare subito una buona forma fisica che sta concedendo loro di correre più degli altri”.
Capitolo Champions, cosa ne pensa del girone dei nerazzurri?
“Premesso che sono fra coloro che è rimasto male dopo la sfida contro il Paris Saint Germain, penso che sia un piacere vedere giocare l’Atalanta. Credo che passerà almeno come seconda: l’Ajax è tosto, ma la Dea lo è di più. Anche le squadre blasonate faticheranno”.
Che gara si attende domani?
“Bisognerà capire le intenzioni di Gasperini. Se si rivolgerà al turn-over, magari senza qualche titolare, potrebbe avere qualche difficoltà in più. Nel Cagliari ci sarà Godin e vedremo anche come si schiereranno i rossoblù”.
Quale potrebbe essere la formazione del Cagliari?
“Credo Cragno in porta, Zappa e Lykogiannis, Walukiewicz e Godin, in mezzo Nandez, Marin e uno fra Faragò e l’acciaccato Rog, davanti il tridente sarà composto da Simeone, Joao Pedro e Sottil”.