Dopo aver fallito nel recuperare i gol di Napoli e Sampdoria in campionato, l’Atalanta ha tirato fuori gli artigli proprio nella gara più importante, contro l’Ajax di ten Hag
Questa volta è stata diversa dalle altre, negli spogliatoi, al break, il messaggio di mister Gasp è stato chiaro: ripartiamo dal 1′, con la stessa squadra, per segnare almeno due gol. Poi, con i rincalzi freschi, si vedrà…Detto, fatto, la Dea sotto di due con l’Ajax ha rimontato col suo cecchino Duvan Zapata e, con Ruslan Malinovskyi, è andata a tanto così dalla vittoria.
DNA OROBICO. Su 195 gare giocate dai nerazzurri con mister Gasperini, in 47 la Dea è riuscita a recuperare da una posizione di svantaggio: per ventitré volte ha poi vinto, per ventiquattro ha chiuso la gara in parità al triplice fischio. Lo analizza oggi Tuttosport, sottolineando che l’Atalanta ha nel Dna il carattere bergamasco del ‘non mollare mai’, che si traduce nei 52 gol firmati dalla pantera nerazzurra con la maglia orobica. Il gioco votato all’attacco, a cercare ripetutamente la profondità, a schierarsi a viso aperto, favorisce la possibilità di poter rimontare sempre, qualunque risultato.
RIMONTE SPETTACOLARI. L’anno scorso, la prima rimonta arrivò contro il City: gol di Sterling, rigore fallito e assist del solito Papu Gomez per Pasalic. Complessivamente, sono cinque le partite che la Dea ha recuperato, come martedì sera, partendo da un doppio svantaggio. Tutti poi ricorderanno il pirotecnico 3-3 contro la Roma, maturato quando la partita sembrava ormai persa, sotto di tre reti giallorosse. Ma l’Atalanta ha acquistato consapevolezza e maturità grazie anche alle sue rimonte, senza guardare mail il cronometro, perché con mister Gasperini le gare finiscono solo quando fischia il direttore di gara.