Sarà una partita a specchio ma anche a scacchi quella tra la formazione bergamasca allenata dal maestro Gasperini e il Verona dell’allievo Juric
Il marchio di fabbrica di Atalanta e Verona è lo stesso: l’intensità e la corsa, che fa perdere il fiato agli avversari e spacca le gambe dei più atletici. Non solo, entrambe le formazioni giocano col baricentro medio, la squadra lunga, la linea media nel recupero palla e la predilezione per il gioco sulle fasce.
DA UNA PORTA ALL’ALTRA. Ma, come fa notare oggi La Gazzetta dello Sport, saranno tre i duelli che terranno banco e decideranno la sfida di questa sera. Il primo si svolgerà lontanissimo, da un estremo all’altro del campo, quello tra gli italiani dei pali Gollini e Silvestri. Entrambi stanno battagliando tra di loro in vista di Euro 2021 per aggiudicarsi quel posto da terzo portiere nell’Italia e sanno che il c.t. Mancini oggi avrà occhi solo per loro.
ATTACCO E MEDIANA. Poi c’è la sfida dell’attacco, tra un Muriel affamato e scalpitante e uno Zaccagni alla ribalta della cronaca, che nelle ultime partite ha ideato tutte le azioni offensive dei gialloblù ed è in forma smagliante. E infine ecco lo scontro a centrocampo, tra l’ex Tameze che conosce molto bene il gioco dell’Atalanta e Marten de Roon, un corridore aggressivo che tirerà fuori i muscoli al momento opportuno.