L’attaccante colombiano, spesso decisivo a gara in corso, ha commesso due errori fatali contro Roma e Sassuolo che sono costati all’Atalanta quattro punti
Parafrasando un vecchio motto, potremmo dire che chi di panchinari ferisce di panchinari perisce. E in questo caso ci riferiamo a un giocatore che dei gol a partita in corso ha fatto un’arte: Luis Muriel. Il giocatore dell’Atalanta, infatti, è sfortunato protagonista di un paradosso davvero strano: proprio lui che ha fatto della capacità di impattare bene sulle gare già iniziate si è rivelato protagonista in negativo nelle ultime trasferte contro Roma e Sassuolo.
L’Atalanta spera in un Muriel ancora decisivo a gara in corso
Come ricorda la Gazzetta dello Sport, al 64′ della sfida contro i giallorossi Muriel si è divorato un gol a porta vuota e domenica scorsa, al 75′, ha sprecato il rigore che avrebbe portato in dote due punti fondamentali. Di fatto, questi due errori sono costati quattro punti che avrebbero blindato la qualificazione alla prossima Champions League. Ovviamente i due episodi sono ascrivibili alla voce sfortuna, visto che dei 16 gol messi a segno da quando il colombiano è all’Atalanta, cinque sono arrivati in questa stagione (l’ultimo a Cagliari il 14 febbraio) e hanno fruttato 11 punti, nessun altro ha fatto meglio.
Muriel immenso sempre, da parte mia nessuna critica !!!!!
Grande Lucho
Senza Muriel non saremmo secondi
Muriel non si discute !!!! Può aver sbagliato ma è un grande giocatore e a Bergamo ha strabiliato…. voto 9 1/2 !!!! Grande Luis !!!!
Non si chiama sfortuna.
Il “nostro” deva fa re un po’ meno il “f….ta” come si dice da
queste parti.
Ormai l’hanno capito anche i sassi che se il portiere,sui rigori,
non si muove il succitato non sa più dove tirare.
Con la sua facilità di tiro deve mirare un angolo, basso o alto,
e non guardare il portiere.
Difatti.. il nostro Lucho (e spero che lo rimanga..) ci dà moltissimo per cui non possiamo incolparlo di errori che umanamente commettono tutti.. vedi Dzeko per il rigore dato alla Roma.
Intanto spero che non vada via il mister. Anche se non bisogna correre dietro a tutte le voci è anche vero che il Gasp è il “direttore d’orchestra” che è davvero difficile da rimpiazzare nel caso fosse attratto dalle sirene di altre squadre europee