L’ex tastierista dei Pooh ha parlato a Tuttosport di Atalanta

-5 alla finale di Coppa Italia e i tifosi nerazzurri sono già in fibrillazione. Tra loro c’è sicuramente anche Roby Facchinetti, che a Tuttosport ha parlato delle vicende nerazzurre.

MIEI MERITI? NO “Se ho contribuito alla bontà dell’annata nerazzurra con la composizione di Rinascerò Rinascerai? Non ho questa pretesa. Una delle soddisfazioni più grande che ho provato è stata quella di vedere le squadre avversarie commosse durante l’ascolto della canzone. Il merito va attribuito alla società, a Gasperini, ai giocatori e io credo anche a una buona dose di fortuna, che non deve mai mancare. Ho sempre sognato di vedere la mia squadra nell’Olimpo del calcio”.

UN MODELLO VINCENTE  “E’ un modello positivo. In un mondo che negli ultimi tempi ha mostrato i suoi lati peggiori, l’Atalanta è raggio di luce che si portatori di valori di speranza. Una sorta di incoraggiamento a tutti i piccoli club, che devono credere nei giovani”.

PARALLELO CON I POOH  “Il concetto di base è lo stesso, la forza del gruppo. C’è una frase in “Amici per sempre” che dice: Sarà il branco che viene a salvarti se ti perdi. Se un giocatore perde palla o commette un errore non viene mai lasciato solo dai compagni”.

IL GIOCATORE PREFERITO  “L’elemento a cui sono più legato nella storia nerazzurra? Strömberg su tutti. Si è legato un legame speciale con Bergamo, tanto che i suoi figli sono cresciuti lì. Subito dopo Gómez. Mi spiace per come è finita, a mio parere si poteva risolvere in maniera diversa”.