Ultima conferenza stampa prepartita della stagione, l’amministratore delegato nerazzurro parla a Zingonia
“Ho chiesto personalmente al mister di fare io la conferenza, a nome della società. Dopo la partita di Genova e quella con la Juventus, non avevamo ancora parlato. Siamo poco propensi a presentarci davanti alle telecamere, ci sembrava giusto farlo oggi, prima dell’ultima giornata di campionato. Di fronte all’ennesima straordinaria stagione sportiva dell’Atalanta. Vogliamo dire un immenso grazie, dopo una stagione incredibile, al mister, allo staff ed ai ragazzi che hanno fatto qualcosa che rimarrà per sempre nella storia della società”.
“Conosco da dove veniamo, i tifosi dell’Atalanta lo sanno molto bene. Qui parlare di ciliegine sulla torta è riduttivo, se faccio il ragionamento su cosa abbiamo vissuto nell’ultimo anno… in un anno solare abbiamo visto una stagione e mezza. Due volte in Champions League qualificati, una volta ci siamo giocati la semifinale di Champions, l’altra abbiamo disputato un ottavo di Finale contro il Real Madrid, la Finale di Coppa Italia… Vedo tantissimi motivi per festeggiare, siamo una medio-piccola società del calcio italiano ed europeo, non abbiamo la presunzione di dare per scontato quello che stiamo vivendo. L’obiettivo che dichiara ogni anno mio papà è quello vero, ogni stagione dobbiamo raggiungere quello. Quello che viene in più dobbiamo essere bravi a godercelo. Siamo orgogliosissimi di quello che stiamo facendo, non vediamo cose negative. Partecipare alla Champions per noi equivale ad un trofeo, i nostri tifosi sono molto contenti”.
“Parlare del secondo posto ancora possibile fa piacere, dimostra la bontà di quello che stiamo facendo. Parliamo di una squadra, l’Atalanta, molto competitiva. Ma ci rendiamo conto che giochiamo contro squadre altrettanto forti, con campioni… avere la Champions garantita ad una giornata dalla fine è qualcosa di straordinario. Ma il mister dice che serve fare bene, partita dopo partita, e io la penso come lui. Giochiamo contro una squadra molto forte, l’Atalanta farà l’Atalanta”.
“Il nostro obiettivo è crescere, i risultati ottenuti sono irripetibili. Ma il nostro dogma è partire per salvarsi, la nostra unica certezza. Non la cambieremo mai. Quando mio papà ha comprato l’Atalanta ha detto di avere il sogno di fare dieci anni consecutivi in Serie A, mantenere la categoria ogni anno è il nostro obiettivo. Siamo convinti di avere una buona squadra, le cose però vanno conquistate passo dopo passo. In queste stagioni, ovviamente, le esperienze europee e le Finali ci danno l’opportunità di imparare, poter crescere anche nella competitività. Fino ad arrivare all’ultima giornata da seconda in classifica, qualcosa di eccezionale ma meritato. Lo abbiamo conquistato con una fatica bestiale”.
“L’Atalanta ha la fortuna di vivere in un contesto di lavoro che è la città in cui si trova. Bergamo fa del lavoro la sua prima caratteristica, questo penso sia riconosciuto da tutti. Rappresentiamo la nostra città, bisogna lavorare… punto. Non ci sono scorciatoie o segreti, sappiamo che ogni giorno bisogna farlo. Abbiamo nel nostro allenatore la perfetta guida, rappresenta il nostro spirito. Basato sul lavoro”.
