Oggi, martedì 15 giugno, compie 36 anni Facundo Parra, meteora dell’Atalanta di Colantuono: l’arrivo in mongolfiera alla Festa della Dea, poi due gol e basta
Una doppietta per aprire e chiudere il 3-1 al Cesena nel quarto turno casalingo di Coppa Italia il 28 novembre 2012 e poi il nulla. O quasi. Perché Facundo Parra, il festeggiato in quota compleanni atalantini di oggi, martedì 15 giugno, a Bergamo e dintorni di indelebile ha lasciato soprattutto il ricordo del suo arrivo in molgolfiera alla Festa della Dea nel parcheggio dio Oriocenter poi diventato nuova ala food & fashion insieme al presidente Antonio Percassi. Era un caldo 17 luglio è il velivolo gonfiato ad aria era ben assicurato al suolo da appositi tiranti d’acciaio, ma lo sguardo tra il meravigliato, il fiero per la presenza di 15 mila tifosi in festa e lo spaurito per il mezzo non convenzionale rimarrà negli annali del neo trentaseienne attaccante argentino.
PARRA, UN ARGENTINO DAL CIELO… In una squadra che ballava il tango, da Maxi Moralez al carrarmato German El Tanque Denis, passando per il Galgo Schelotto comunque ceduto a gennaio all’Inter e la meteora della difesa Carlos Matheu, l’ex Independiente, giunto dal Chacarita Juniors in prestito con diritto di riscatto, si sarebbe dovuto trovare benone. Solo che nel 4-4-1-1 di Stefano Colantuono non c’era verso di trovare spazio. Davanti c’erano di rincalzo pure Guido Marilungo, Marko Livaja, Igor Budan e Giuseppe De Luca, la Zanzara, sorpassatore e assistman del tris destripede del Diablo Rojo che aveva aperto le marcature impattando di tacco sinistro sullo smarcante di Matteo Scozzarella lo svantaggio iniziale by Denis Tonucci.
…FIN TROPPO TERRA TERRA. L’inizio e insieme la fine dell’avventura goleadoristica del buon Facundo, arrivato forse coi fianchi un po’ tondetti sulla cresta d’onda mediatica del profluvio di giocatori della gestione di Pierpaolo Marino. 3 da titolare in campionato, 11 da subentrato lì più (al posto del connazionale pari ruolo) nell’ottavo perso con la Roma l’11 dicembre (Willy Stendardo auto-sconvocato per sostenere l’esame da avvocato a Salerno, remember?), esordendo il 26 agosto in casa con la Lazio da cambio di Jack Bonaventura. Nelle 16 allacciate di scarpe atalantine, per il puntero di Buenos Aires nato e cresciuto calcisticamente nel Funebrero (nel quartiere di Chacarita c’è il più grande cimitero d’Argentina), pure il rosso diretto per il colpo proibito a Federy Guarin lanciato in contropiede nel finale del 3-2 casalingo all’Inter dell’11 novembre, evidentemente mese congeniale ai suoi numeri nel bene e nel male.
PARRA IL GIRAMONDO. Facundo Manuel Carlos Parra è nato nella Capital Federal il 15 giugno 1985. Dopo una prima parentesi europea nel Larissa tra 2007 e 2009, il ritorno alla base e il prestito all’Independiente con cui vince la Copa Sudamericana nel 2010. Il 18 luglio 2012 ne viene ufficializzata l’acquisizione a titolo temporaneo con opzione. Dal kick off solo contro Milan, Palermo e Udinese, torna all’Independiente per poi cominciare il giretto: Asteras Tripolis (Grecia), Atlético de Rafaela, Santa Cruz (Brasile), Agropecuario, 3 de Febrero e Nacional (Paraguay), All Boys, Carlos Stein (Perù) e adesso Guaireña (Paraguay): una carriera ancora in corso da 84 palloni in buca in 350 partite, più il tris in una decina con la Selecciòn Under 23. Mini storia di uno piovuto dal cielo di Orio al Serio al confine con Azzano San Paolo. Auguri.
Quello che è rimasto sulla mongolfiera?
Eppure dopo di noi ha avuto una splendida carriera
e chi se lo dimentica
Che sega
Idolo… espulso dopo venti secondi contro l”inter ( se non ricordo male ) per un calcione…scarpone ma mi è sempre stato simpatico… auguri Facundo ??
l’arrivo in mongolfiera serata indimenticabile
per il resto passiamo oltre
Che brutti ricordi.. che tempi cupi.. ?
Gol di tacco in coppa italia col cesena
Mega bidone
Purtroppo è rimasto sospeso ????