Il centrocampista un po’ difensore centrale e un po’ attaccante aggiunto è il valore in più di questa Dea

Certo, Juan Musso ha potenziale, coraggio da vendere nelle uscite e presa di guantoni salda, ma Pierluigi Gollini non era da meno. Anche Merih Demiral si è subito integrato in squadra dimostrando buone doti al centro della retroguardia, ma anche Cristian Romero era un gran bel difensore. Lovato e Pezzella sono un po’ i Caldara e i Ruggeri della scorsa stagione, il vero colpo di mercato è Teun Koopmeiners.

Prima di tutto perché, un centrocampista che facesse rifiatare de Roon e Freuler, l’Atalanta non ce l’aveva. E anzi, lo cercava da mesi, ma le altre sessioni di mercato si erano chiuse con un nulla di fatto. Tanto che il duetto olandese-svizzero aveva giocato i 90’ di gran parte delle partite della Dea, correndo e dando tutto. Del resto il Dna di Pasalic e Pessina, lo dice sempre anche il Gasp, è più offensivo. Koopmeiners invece è un mediano puro, anche se….

Anche se in questo caso il ‘ma’ è dei migliori: il ventitreenne non solo ha già la grinta del capitano – da due anni porta la fascia dell’AZ Alkmaar – ma all’occorrenza può arretrare a difensore centrale (46 le gare già giocate davanti al portiere) e ha il gol nel sangue nell’area piccola opposta (17 reti la scorsa stagione in 40 presenze).